L'unità cinofila di salvataggio composta da Giancarlo Silipo e il suo cane ha concluso con successo la sua missione estiva a Sellia Marina. Hanno garantito sicurezza e vigilanza diventando un punto di riferimento per la comunità
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La stagione estiva 2024 a Sellia Marina si è conclusa, segnando la fine del progetto di vigilanza e salvaguardia delle spiagge, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Sellia Marina, l'Anpas Croce Verde di Catanzaro e la Scuola di Salvataggio Ucsn. L'Unità Cinofila di Salvataggio, composta da Giancarlo Silipo, istruttore cinofilo, e la sua fida Mae, una labrador di 5 anni, ha svolto un prezioso servizio di pattugliamento e tutela ambientale.
Nonostante i numerosi impegni lavorativi e di studio, Giancarlo e Mae hanno dedicato il loro tempo libero a proteggere i bagnanti e l'ambiente marino. La loro dedizione e il loro amore per gli animali hanno conquistato il cuore di tutti i selliesi, che li hanno accolti come parte della loro famiglia.
Giancarlo, facciamo un punto della situazione sugli interventi in mare di quest'estate.
«Quest'estate, grazie a un protocollo di intesa con il Comune di Sellia Marina, abbiamo svolto un servizio di vigilanza e pattugliamento sulle spiagge. Il nostro compito principale era garantire la sicurezza di bagnanti e ambiente, comprese le acque marine. In pratica, siamo stati una sorta di presidio di primo soccorso, pronti a intervenire in caso di necessità e a collaborare con la Capitaneria di Porto. Fortunatamente, non abbiamo dovuto affrontare situazioni di emergenza significative. Questo è un ottimo segnale, che dimostra l'efficacia del nostro lavoro e la sensibilità dei cittadini verso le regole di sicurezza. Anche un piccolo gesto, come prestare attenzione ai segnali e rispettare le indicazioni dei bagnini, può fare la differenza e contribuire a rendere le nostre spiagge luoghi sicuri e piacevoli per tutti».
Mae, l'eroina a quattro zampe
In diverse occasioni, l'unità cinofila composta da Mae e il suo conduttore Giancarlo Silipo ha dimostrato coraggio e abilità straordinarie, soprattutto in due episodi avvenuti lungo le coste di Catanzaro. Nel primo episodio, Mae è intervenuta per salvare un gruppo di bambini che si erano pericolosamente allontanati dalla riva. Spaventati e incapaci di manovrare le piccole imbarcazioni su cui si trovavano, i bambini si erano trovati in una situazione di emergenza. Mae, con incredibile prontezza, ha raggiunto il gruppo in difficoltà. Una volta che Giancarlo ha fissato le imbarcazioni alla pettorina della labrador, Mae ha iniziato a trainare i bambini verso la riva. Grazie alla forza e alla precisione dell’intervento, i piccoli sono stati riportati sani e salvi dai genitori, sollevati e commossi.
In un altro episodio, Mae e Giancarlo sono intervenuti per soccorrere un gruppo di bagnanti che, ignorando i segnali di sicurezza, si era spinto oltre le boe di delimitazione. La corrente li aveva trascinati sempre più lontano dalla costa, rendendo impossibile il rientro autonomo. Senza esitare, la coppia è entrata in azione, raggiungendo i bagnanti in tempi record. Mae ha poi trainato il gruppo verso riva, dove i soccorritori li hanno accolti, garantendo un finale positivo a una situazione che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
Qual è il ruolo fondamentale di un cane nelle operazioni di salvataggio e perché sono considerati un asset prezioso?
«Il legame tra me e la mia compagna di lavoro, Mae, che vive con me, è fondamentale per svolgere questo lavoro. L'empatia che ci lega è talmente forte che ci fidiamo ciecamente l'uno dell'altra. Quando mi butto in mare per un soccorso, lei fa lo stesso senza esitare, seguendo il mio esempio. Questo legame è indispensabile, perché in situazioni di emergenza, come la tragedia di Cutro, è l'unico modo per affrontare le difficoltà e la sofferenza. I ricordi di quella tragica storia sono ancora vividi, ancora c’è rabbia tristezza provati nel vedere persone senza vita. Per noi è stata una sconfitta, non una semplice missione. Ma nonostante la fatica e lo stress, non abbiamo mai smesso di cercare di aiutare gli altri.
Il mio cane Mae è un membro a tutti gli effetti della squadra. È i miei occhi quando sono impegnato in altre attività. Grazie alla nostra intesa, riusciamo a comunicare con sguardi e gesti, anticipandoci a vicenda. È un legame speciale, che va oltre le parole».
Quali sono le qualità ideali di un cane da soccorso, se è adatto all'addestramento cinofilo per il salvataggio?
«Fin da cucciolo, selezioniamo i cani con un forte istinto predatorio, ma non solo. Cerchiamo cani che siano mentalmente stimolati e motivati a lavorare. Più un cane è intelligente e curioso, più sarà portato a svolgere attività impegnative. È importante sottolineare che l'aggressività non è una qualità ricercata. Al contrario, cerchiamo cani gioiosi e irruenti, che amano interagire con le persone e gli oggetti. Devono essere motivati dal gioco e dalla ricompensa, ma allo stesso tempo obbedienti e controllabili. Esistono test e prove specifiche per valutare l'attitudine di un cane al lavoro di soccorso».
Il lavoro di Giancarlo con Mae non conosce pause. Operano 365 giorni all'anno, sia durante la stagione estiva, sia durante il resto dell'anno. A differenza di altre unità cinofile che operano solo d'estate, Giancarlo e Mae hanno un brevetto nazionale che permette di mantenere un alto livello di addestramento per entrambi. Mae, oltre a svolgere attività di salvataggio in inverno, partecipa anche a progetti di pet therapy in ospedali, nei reparti pediatrici, in diverse strutture sociali, come case-famiglia che accolgono donne e bambini vittime di violenza, centri per immigrati e case di riposo. Grazie alla sua dolcezza e alla sua capacità di entrare in sintonia con le persone, aiuta bambini, anziani e persone con disabilità a superare le loro paure e a migliorare la loro qualità di vita. Il legame che si crea tra il bambino e il cane è spesso sorprendente e ha un impatto molto positivo sul benessere emotivo del piccolo.
Giancarlo e la sua fedele compagna Mae formano un'unità indissolubile, unita da un legame profondo che li rende capaci di affrontare qualsiasi sfida. Il loro lavoro, una vera e propria missione, è volto a salvare vite umane. La loro intesa è tale da permettere loro di anticipare le necessità dell'altro, rendendoli una squadra imbattibile. Il ricordo di Darko e Leon, i loro precedenti compagni di avventure, li spinge ogni giorno a dare il meglio di sé.