Traguardo significativo per l’Unical che quest’anno entra per la prima volta con Chimica nella classifica Qs World University Rankings by Subject, che analizza le istituzioni accademiche più prestigiose del mondo. Oltre alla new entry – si legge in una nota dell’ateneo - l’Unical ottiene anche un significativo miglioramento nella disciplina di Computer Science.

Il rettore dell’Unical, Nicola Leone, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti di questo duplice risultato. Entrare per la prima volta in QS con Chimica e migliorare ulteriormente il posizionamento di Computer Science è motivo di orgoglio, e testimonia la crescita costante della nostra università a livello internazionale. Pur consapevoli che i ranking vanno considerati con cautela e contestualizzati all'interno di un'analisi più ampia e approfondita del sistema universitario, il piazzamento è una testimonianza dello straordinario impegno dei nostri docenti e ricercatori e ci spinge a continuare a investire nella ricerca e nell'innovazione, al fine di mantenere i nostri standard elevati».

Oltre all’ingresso di Chimica è importante sottolineare che per quanto riguarda le performance di quest’anno della classifica QS, il 45 per cento dei posti italiani in classifica è rimasto stabile, il 24 per cento ha subito un calo e solo il 19 per cento ha registrato un miglioramento.

«Per questo motivo - ha sottolineato ancora il rettore - il miglioramento in classifica di Computer Science è un segno ancora più tangibile della crescita e dello sviluppo dell'università in questa disciplina. Un ulteriore attestato che si aggiunge a quelli che, da diverso tempo, indicano lo stato di ottima salute di questo settore, in particolare in materia di intelligenza artificiale».

La classifica QS, una delle più autorevoli e riconosciute a livello internazionale – si legge ancora nel comunicato - analizza ogni anno 1.500 università distribuite in 95 Paesi e territori in tutto il mondo e valuta 55 diverse materie di studio e cinque aree di studio principali, tra cui arti e discipline umanistiche, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali, scienze sociali e gestione. La valutazione si basa su vari indicatori tra cui la reputazione accademica, basata sull'opinione di 144.000 professori, la reputazione tra i datori di lavoro e la rete di ricerca internazionale.