La bozza del provvedimento prevede il pagamento della tassa contro le emissioni anche per le navi che fanno scalo nel Nordafrica ma hanno come destinazione finale l'Europa. Soddisfatto il Pd
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
L'Ue lavora ad una misura per proteggere il porto di Gioia Tauro dalle conseguenze della direttiva Ets, il mercato Ue delle quote di Co2, «che favorirebbe la concorrenza dei porti africani». La bozza di regolamento attuativo prevede l'estensione del pagamento della tassa green anche agli armatori che decidono di fare scalo nei porti del Nordafrica se la loro destinazione finale è all'interno dell'Ue, spiega il documento.
La svolta? | Raggio di luce sul Porto di Gioia, il rappresentante della Commissione Ue in Italia assicura: «C’è la soluzione»
Il tema è stato al centro di un incontro tra il vice presidente della Commissione - e Commissario europeo per l'unione energetica - Maros Sefcovic e la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno. Presente anche il presidente dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli.
Il Pd: «Competitività sarà salvaguardata»
«L’Europa sosterrà la salvaguardia della competitività e la produttività del porto di Gioia Tauro». È quanto si legge in una nota del Partito democratico a seguito della riunione a Bruxelles. «Un incontro assolutamente positivo», lo giudica il segretario del Partito democratico della Calabria Nicola Irto. Incontro che, aggiunge, «conferma la disponibilità del commissario Sefcovic e delle istituzioni europee ad affrontare in maniera risolutiva il problema di competitività a cui andrebbero incontro Gioia Tauro ed altri porti europei dell’area mediterranea».
«Soprattutto - continua Irto - c’è piena condivisione sulla necessità di implementare la direttiva EU ETS, applicandoci i correttivi necessari a scongiurare un decremento delle attività lavorative portuali. La nostra attenzione continua a rimanere alta e ringrazio Pina Picierno per essersi schierata al fianco di Gioia Tauro, mettendo in campo iniziative di confronto assolutamente necessarie ed utili come quella odierna, con Sefcovic. Oltre le parole e le dichiarazioni mediatiche, le azioni politiche sono l’unica via per trovare quella soluzione a cui la Calabria, il Mezzogiorno d’Italia e il Mediterraneo tutto possono guardare oggi con più fiducia».
Ferarra: «Previste misure di tutela per gli scali Ue»
«Nonostante l’allarmismo messo in atto da certa parte politica, la Commissione europea, porrà in essere adeguate tutele affinché la riforma del sistema di scambio delle quote emissioni (Ets) non metta in difficoltà i porti comunitari». Lo dichiara la parlamentare europea Laura Ferrara in una nota e spiega: «Da settimane il Movimento 5 stelle è tacciato di essere “nemico del Porto di Gioia Tauro” per il voto favorevole alla riforma Ets rientrante nel pacchetto Fit for 55, caposaldo delle politiche europee di lotta al cambiamento climatico. Un voto a favore della salute del Pianeta e a favore delle future generazioni è stato etichettato penalizzante per il Porto di Gioia Tauro. Sono sempre stata convinta che l’Europa debba essere pioniera e modello per la necessaria transizione ecologica ma nello stesso tempo, con apposita interrogazione alla Ce, chiedevo misure di garanzia e tutele per i nostri porti, così da scongiurare, con la nuova tassazione alle grandi navi, il rischio di favorire scali Nord Africani a discapito dei nostri».
«La buona notizia è arrivata. Nella bozza degli atti di esecuzione del nuovo regolamento è, infatti, prevista l’estensione del pagamento della tassa anche agli armatori che decidono di fare scalo nei porti del Nordafrica se la loro destinazione finale è all’interno dell’Ue. Ciò non permetterà di eludere la nuova disciplina europea e mette in salvo lo scalo calabrese. Una doppia vittoria, questa, a favore della leale concorrenza e soprattutto della tutela degli ecosistemi».
Picierno (Ue): «Tutela della competitività»
Garantire l'attuazione della direttiva Ets al trasporto marittimo senza penalizzare i porti di trasbordo europei. Questo è stato l'obiettivo dell'incontro svoltosi oggi a Bruxelles tra la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il vicepresidente esecutivo per il Green Deal dell'Ue Maros Sefcovic e il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli che ha messo al centro il caso del porto calabrese. È imperativo proteggere i posti di lavoro e garantire i livelli di competitività del sistema portuale, affinché altri snodi, come Port Said (Egitto) e Tangeri (Marocco), non vadano a penalizzare i porti europei, in primis Gioia Tauro.
«L'incontro di oggi è da considerarsi assolutamente positivo e funzionale alla tutela della competitività e del futuro del Porto di Gioia Tauro. La proposta della Commissione per l'atto di esecuzione, che dovrà essere adottato entro il 31 dicembre, è già un buon passo avanti poiché prevede l'introduzione di norme anti evasione rispetto ai porti nord africani, e dunque a protezione di quelli europei. Persiste, tuttavia, la criticità legata ai traffici extra Ue che transitano per porti europei. Siamo al lavoro con la Commissione europea per definire risposte comuni, fornire dati aggiuntivi e abbiamo incontrato ampia disponibilità da parte del vice presidente esecutivo Sefcovic», spiega la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno.
Agostinelli: «Primo passo soddisfacente»
«Per noi la proposta della Commissione rappresenta un primo passo soddisfacente per la soluzione della problematica, che dovrà poi essere affrontata nel corso di successivi incontri con le Istituzioni europee e le associazioni di categoria. Abbiano presentato, anche, un documento, elaborato nel corso della riunione che si è svolta a Barcellona lo scorso 10 novembre con i porti spagnoli, che potrebbe rappresentare una futura soluzione nell’interesse di tutti i porti europei di transhipment. Da canto nostro ci siamo, altresì, impegnati a fornire alla vicepresidente del Parlamento, Pina Picierno, e al vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Maros Sefcovic, la documentazione relativa alla movimentazione dei traffici da oggi a tutto il 2024», afferma il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli.