VIDEO | Una manifestazione molto sentita ha coinvolto la cittadinanza a distanza di vent’anni dal tragico evento. Il sindaco Fontana: «Non deve essere solo un momento di ricordo e preghiera ma anche di confronto e riflessione»
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Era il 12 novembre del 2003 quando un’autocisterna carica di esplosivo scoppiò all’ingresso della base Maestrale presidiata dai carabinieri italiani dell’Unità Specializzata Multinazionale nella città di Nassiriya, in Iraq. Nel tragico evento persero la vita 28 persone: 19 italiani e 9 iracheni. A distanza di vent’anni la città di Locri ha voluto rendere omaggio alle vittime con una commemorazione tenutasi proprio nella piazza che il Comune, nel 2008, ha deciso di intitolare Ai Caduti di Nassiriya.
«È un momento emozionante - ha commentato il sindaco di Locri Giuseppe Fontana - la città di Locri rende onore ai caduti di Nassiriya, così come rende onore a tutti i caduti delle missioni internazionali di pace e lo fa con profondo senso dello Stato, perché è giusto ricordare chi ha perso il bene prezioso della vita per garantire i principi di libertà e di democrazia. Vogliamo che oggi sia un momento non soltanto di ricordo e di preghiera ma anche di confronto e di riflessione affinché ognuno di noi nel nostro piccolo possa compiere delle piccole azioni verso un mondo più pacifico»
La celebrazione, cominciata con la Santa Messa officiata dal parroco don Mario Delpiano all’interno della chiesa San Biagio, è poi proseguita nell’adiacente piazza, affollata da famiglie e giovanissimi con in mano bandiere dell’Italia e con i colori della pace. L’esibizione della Banda della Città Metropolitana di Reggio Calabria è stata seguita dalla cerimonia dell’alzabandiera e dalla deposizione di una corona d’alloro in memoria dei caduti. La sentita manifestazione si è conclusa con la lettura della preghiera del carabiniere e il messaggio alla cittadinanza da parte del sindaco di Locri che ha voluto ricordare nome per nome i caduti italiani.