Dal Lungomare a Piazza dei Martiri. Parte a Locri la marcia in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Un impegno che, da oltre 22 anni, impegna l’associazione “Libera” di don  Ciotti.  La cittadina ionica è il centro delle celebrazioni che si svolgeranno in oltre 4000 luoghi d'Italia, ma anche in Europa e America Latina.

 

Una manifestazione che si preannuncia ricca di significati alla luce delle frasi ingiuriose contro don Luigi Ciotti e le forze dell'ordine scritte nella nottata di ieri sui muri di Locri, all’indomani della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Le tre frasi ingiuriose, subito cancellate, erano apparse sul muro perimetrale del vescovado, sul muro di un centro di aggregazione e su quello di una civile abitazione dietro una scuola. Recitavano: "Don Ciotti è sbirro", "Siete tutti sbirri" e "Meno sbirri e più lavoro”.

 

Una vicenda che ha suscitato l’indignazione da parte di più parti civili e dal mondo della politica. Il Comune di Locri aveva risposto con l’esposizione di un cartello piazzato davanti alla sede del Municipio, “Orgogliosamente sbirri” per il cambiamento.

 

 

Dopo l'arrivo nella piazza centrale del paese è prevista la lettura dei nomi delle 950 vittime innocenti della mafia, con il presidente di Avviso pubblico, Roberto Montà, don Luigi Ciotti e un familiare delle vittime di mafia.

 

Durante il pomeriggio, spazio ai seminari e agli approfondimenti con temi delicati ed importanti quali: "Libertà  di stampa tra minacce e querele temerarie. Il contributo dei giornalisti italiani nella lotta alle mafie"; "Fare scuola in contesti difficili"; "Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Analisi e proposte a 21 anni dall'approvazione della legge n.109/96"; "Gli enti locali contro le infiltrazioni mafiose tra appalti e protocolli di legalita'". In conclusione  un'assemblea degli studenti contro le mafie.