Il mese di aprile annovera tra le sue ricorrenze la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, appuntamento che l’Organizzazione internazionale del lavoro ha istituito nel 2003.

Un momento di confronto sui temi legati alla prevenzione nei contesti professionali che si celebra ogni anno il 28 di aprile. Proprio in preparazione di questa giornata Formedil, ente unico di formazione e sicurezza, ha organizzato, assieme ad altre istituzioni, un incontro a Locri con gli studenti dell’Istituto Professionale di Stato per l’industria e l’artigianato. 

«A livello mondiale ci sono circa 6mila morti al giorno sul lavoro - ha spiegato Francesco Carnovale (Ance) - parliamo quindi di circa 2 milioni di morti l’anno. Questo non può succedere. Il nostro ruolo è quello di sensibilizzare i giovani affinché, nel futuro, tutto ciò non debba più verificarsi».

All’appuntamento con gli studenti, volto ad incrementare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno preso parte il delegato Ance all’Esefs di Reggio Calabria Francesco Carnovale; il segretario generale Feneal Uil Calabria Maria Elena Senese; il dott. Francesco Gangemi, responsabile del Dipartimento di Prevenzione Spisal dell’Asp di Reggio Calabria; l’ispettore del Dipartimento di Prevenzione Spisal Carlo Antonio Lizzi; Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e lavoro; il dirigente scolastico dell’Ipsia Siderno-Locri, Gaetano Pedullà, oltre al personale della Polizia stradale e al fumettista Tiziano Riverso, il quale ha contribuito a veicolari, tramite i suoi disegni, un messaggio della prevenzione e della sicurezza.

«Noi ripartiamo sempre dalle scuole - ha commentato il segretario generale Feneal Uil Calabria Maria Elena Senese - perché è da qui che riteniamo sia opportuno tentare di infondere la cultura della sicurezza e soprattutto della prevenzione.  Abbiamo visto vari episodi, purtroppo anche mortali, legati all’alternanza scuola lavoro. Ritengo che quando si parla di alternanza, prima di portare i ragazzi nei luoghi di lavoro, bisognerebbe informarli sui rischi legati alle attività lavorative».