Una voce che è stata definita da Papa Francesco la voce di un angelo, un talento che l’ha portata persino al Castello di Windsor per esibirsi davanti ai reali inglesi e a duettare con artisti del calibro di Andrea Bocelli e José Carreras.  A Locri, accompagnata dalla Senocrito Festival Orchestra diretta dal famoso maestro Gianluca Marcianò, è arrivata la soprano italo-britannica Carly Paoli che, a distanza di un anno dalla sua esibizione per l’inaugurazione del teatro all’aperto locrese, è tornata nuovamente ad omaggiare il grande pubblico presente su quelle stesse gradinate.

«È davvero un grande privilegio essere di nuovo qui. Locri è un posto veramente magico e ha questa passione per la cultura e per il mondo dell’arte, quindi è un onore aver ricevuto nuovamente questo invito. Sento di essere già un’amica di Locri». Ha commentato la giovane cantante, che nel corso della serata ha avuto modo di far ascoltare i brani del suo ultimo disco - in uscita il prossimo 22 settembre - dal titolo The Movie Collection. «È un disco che celebra la musica del mondo dei film, da quelli italiani con Ennio Morricone fino ai grandi successi cinematografici americani». 

L’evento organizzato dall’Accademia Senocrito e fortemente voluto dall’amministrazione comunale Locrese è cominciato con lo spettacolo della scuola di danza Evolve che ha dato il via ad una serata di grande musica impreziosita dal talento di altri due ospiti: il musicista di fama mondiale Mario Stefano Pietrodarchi, che ha stupito il pubblico con le note del suo bandoneon e il cantautore Pierdavide Carone, che ha eseguito alcuni brani del suo repertorio tra cui Nanì, con il quale nel 2012 incantò Sanremo assieme al grande Lucio Dalla.

«La Calabria credo che dopo la Puglia, che è la mia regione di provenienza, sia la regione dove ho più suonato e quindi sono sempre felice di tornare. È la mia prima volta a Locri però e spero sia la prima di tante altre - ha commentato Pierdavide Carone -, cantare poi in questa cornice stupenda con un soprano come Carly Paoli è veramente una bella esperienza».

Un gradito ritorno in Calabria anche per il maestro Mario Stefano Pietrodarchi: «La Calabria davvero mi appartiene tantissimo. Ho fatto più di 13 anni di docenza al conservatorio di Vibo Valentia quindi ho tantissimi allievi che arrivano da qui. Una terra meravigliosa e per me è sempre un grandissimo piacere tornare qui. Quella di stasera poi è una serata davvero incredibile perché gli ospiti presenti, compresa l’orchestra diretta dal maestro Marcianò, sono di altissimo livello. Ci sono tanti stili e diversi linguaggi che si incontrano e comunicano sul palco».

Un palco, quello del teatro all’aperto di Moschetta, frazione di Locri, che l’amministrazione comunale punta a sfruttare sempre più come spiega l’assessore alla Cultura del comune di Locri Domenica Bumbaca: «Questa struttura è un’eccellenza, è un luogo che bisogna vivere perché luogo di cultura. Avere un teatro così impotente, così maestoso (3500 posti a sedere, ndr) significa dare la possibilità non soltanto ai cittadini della Locride ma a tutta la Calabria di poter godere di una struttura dove fare diversi spettacoli, concerti, teatro.  Stiamo lavorando affinché con il completamento di tutta l’area, tramite il finanziamento della Regione Calabria, potremo realmente parlare di turismo culturale».