Un gesto di riconoscenza, di umanità, d’amore per il prossimo. Si può spiegare così il contributo che gli operatori della cooperativa sociale Eurocoop “Jungi Mundu” di Camini e i beneficiari del progetto APRI (Accogliere, Proteggere, Promuovere e Integrare) hanno voluto dare alla Caritas Diocesana di Locri-Gerace in una situazione di difficoltà che aveva messo a rischio la continuità del servizio di mensa per i più bisognosi presso la Casa Santa Marta; un servizio che fornisce circa 80 pasti al giorno suddivisi in più turni per andare incontro alle esigenze di colori i quali, da tutto il comprensorio, usufruiscono del servizio. 

«La mensa è gestita da tre suore residenti nella struttura della diocesi e che in questo momento stanno svolgendo i propri esercizi spirituali a Lourdes - ha spiegato la direttrice della Caritas Diocesana di Locri-Gerace Carmen Bagalà - sapendo questo, i ragazzi della cooperativa sono venuti in aiuto accogliendo la nostra proposta di far cucinare qui sia i beneficiari del progetto Apri che gli operatori della cooperativa. Questo è solo uno dei tanti modi in cui ci aiutano, molti di loro ci supportano anche come mediatori per i nostri progetti o durante gli sbarchi. Sono persone a cui siamo davvero molto affezionati»

Arrivano da Siria, Libia, Nigeria, Bangladesh e, concluso il periodo all’interno del quale possono beneficiare dei progetti di accoglienza SAI, inseguono una propria autonomia e un’inclusione socio-lavorativa. La Caritas - con il progetto nazionale Apri - mira proprio a creare migliori condizioni di integrazione per i migranti rafforzando il loro percorso di autonomia. Così, in strutture come la Casa diocesana Santa Marta si possono incontrare ragazzi come Mohamed che, con uno sguardo che comunica tutta la sua sensibilità e gratitudine spiega: «Da quando sono arrivato qua ho avuto tante possibilità e tanti aiuti da molte persone. Allora ho promesso a me stesso che quando avrò messo tutto a posto, avrei aiutato gli altri come loro hanno fatto con me».