Un sindaco (più di uno, in effetti) si affretta a chiudere il lungomare. Le ordinanze chiedono ai cittadini di rimanere a casa e limitarsi soltanto agli spostamenti più urgenti. Una ordinaria giornata di mareggiate sulle coste calabresi. Almeno per chi non cerca l’onda perfetta. “La pattuglia dell’alba”, la chiama Don Winslow in un fulminante romanzo che oscilla tra mistica del surf e crimine organizzato. Qui, per una volta, il crimine non c’entra nulla: godiamoci la mistica. E la possibilità che la Calabria offre agli appassionati degli sport invernali: prima mattinata tra i flutti e poi (eventuale) trasferimento in Sila per sciare. Il “nostro” surfista trova il modo di godersi la mareggiata viaggiando tra le onde per arrivare a riva senza troppi patemi. Sarebbe una buona metafora anche per la Calabria, che naviga da sempre tra i marosi e attende approdi sicuri.