È iniziato con la didattica a distanza il nuovo anno scolastico per gli studenti dell'Istituto tecnico industriale "Ercolino Scalfaro" di Catanzaro. La decisione ha suscitato la presa di posizione dei sindacati, i quali sottolineano che il nuovo decreto n. 111 del 6 agosto 2021 prevede che la didattica a distanza «possa essere attuata esclusivamente nel caso in cui ci si trovi in zona arancione o rossa e in presenza di focolai e, inoltre, attuata come deroga a quella in presenza e disposta in singole istituzioni scolastiche, o in quelle presenti in specifiche aree territoriali, con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, e dei sindaci».

 «Il dirigente scolastico - afferma il segretario generale della Flc-Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Alfonso Marcuzzo - sostiene di dover attuare questa scelta avendo per tempo segnalato la carenza di aule alle autorità competenti; avrebbe dovuto, invece, accogliere le iscrizioni in base alla capienza (come previsto dalla circolare 20651 del 12 novembre 2021 art 2 comma 3), o comunque solo dopo avere avuto certezza di ottenere altre aule».

Al contrario, rileva il sindacalista, «l’amministrazione provinciale sostiene di essersi mossa per tempo in modo da trovare “un locale adiacente alla struttura” limitando quindi la soluzione e, considerando che le iscrizioni sono scadute nel mese di gennaio 2021, sarebbe interessate capire le tempistiche ma, soprattutto capire quando il dirigente scolastico abbia avuto certezza che non si sarebbero ottenute le classi in modo da avvisare le famiglie e “dirottarle” in altri istituti. Invece - fa rilevare - la soluzione che stanno cercando è quella di smantellare laboratori e palestre per dare spazio ad altre classi (anche pollaio) a discapito della didattica».