Erano in migliaia questa mattina a Nicotera Marina alla processione in mare dell’Immacolata. Un evento suggestivo e molto sentito, ancor di più oggi dopo due anni di stop a causa della pandemia. Forte la devozione intorno alla statua dell’Immacolata Concezione che, secondo un racconto popolare tramandato di generazione in generazione, è arrivata proprio dal mare.

La storia della processione

Era la seconda metà del Settecento - si narra - quando, dopo una violenta mareggiata, alcuni giovani pescatori avvistarono in mare una grande cassa di legno. Nicotera Marina non esisteva ancora e chi viveva di pesca abitava nel quartiere Palmentieri, a Nicotera superiore. Pensando di trovare un tesoro, i giovani pescatori si precipitarono in spiaggia: il tempo di arrivare e intanto la cassa era stata trascinata dalle correnti per diverse centinaia di metri. Una volta recuperata, la scoperta: dentro c’era una statua dell’Immacolata. Quella stessa effigie di Maria ogni anno viene portata in processione in mare, ripercorrendo lo stesso tragitto che la grande cassa di legno fece oltre due secoli fa dal momento dell’avvistamento fino a quando fu portata sull’arenile.

La statua portata in spalla dai pescatori

Era un fiume di gente - giunta da tutto il comprensorio - quello che stamattina, sul lungomare o direttamente sulla sabbia, ha atteso la Madonna. Una volta uscita dalla chiesa e dopo un breve giro per alcune vie del paese, la processione ha raggiunto la spiaggia. Qui, come da tradizione, la statua dell’Immacolata è stata presa in spalla dai pescatori, che immergendosi poi tra le onde l’hanno portata in corteo per diverse centinaia di metri al grido di “uno, due, viva Maria”. Nello specchio d’acqua antistante, le loro barche ad accompagnare il cammino della Vergine.

«Finché ci saranno i pescatori a Nicotera Marina, la processione in mare si farà», dice qualcuno. Quel posto sotto la statua dell’Immacolata passa da padre in figlio, nei loro volti l’orgoglio di essere lì e la sincera devozione per quella che considerano la loro protettrice. Quest’anno le temperature si sono mantenute sopra la media e il mare calmo, ma i pescatori non hanno mai esitato a immergersi fino alla cinta e a tratti anche fin sopra le spalle nemmeno col mare grosso o le acque gelide. Nemmeno quella volta in cui, negli anni Novanta, la spiaggia era ricoperta da una spruzzata di neve. E quest’anno le emozioni, loro e di tutti i presenti, erano persino più forti, amplificate per il ritorno di una sentita e suggestiva tradizione dopo due anni di stop forzato.