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PERUGIA - Alcune frasi pronunciate durante un convegno sulla tossicodipendenza, lo hanno catapultato in un incubo dal quale ancora non riesce a svegliarsi. Antonio Reppucci, ex Prefetto di Catanzaro, Cosenza, e da sabato scorso anche di Perugia, rimosso dall’incarico dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, aveva detto “Una mamma che non si accorge che il figlio è drogato è una fallita e si deve suicidare”. Il filmato dell’intervento di Repucci ha fatto immediatamente il giro dei media nazionali e provocato la reazione immediata del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. A distanza di pochi giorni dall’episodio, Antonio Reppucci pronuncia un’altra frase destinata a far discutere. Pizzicato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, l’ex Prefetto di Perugia, ha trasformato il suo intervento alla trasmissione radiofonica La Zanzara in un vero e proprio sfogo. «Sto come uno che sta andando al patibolo, sono diventato una larva umana, mi sono chiuso nella stanza da letto. In questi giorni ho pensato perfino al suicidio » ha dichiarato Reppucci a Radio 24. Spiegando il suo punto di vista, quello di un funzionario e servitore dello stato che si è sentito tradito e cannibalizzato dalle istituzioni che ha rappresentato con devozione per decenni. Durante l’intervista telefonica, l’ex Prefetto non risparmia una stoccata ai media. «I giornalisti mi hanno messo in queste condizioni – ha affermato con fermezza - Si può fare giornalismo estrapolando una frase da un discorso di oltre un’ora? La penna fa più male di una fucilata, mi hanno dipinto come un mostro, nei miei confronti c’è stata macelleria e killeraggio».
L'APPELLO DEI SINDACI DEL CATANZARESE - Intanto, agli appelli lanciati nei giorni scorsi dal Commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, che aveva chiesto al Ministro Alfano di rivedere il provvedimento adottato nei confronti di Reppucci, si aggiunge la solidarietà dei sindaci del catanzarese. Un gruppo di trenta primi cittadini di altrettanti comuni della provincia di Catanzaro ha inviato al Ministro dell'Interno una nota collettiva : «La costante vicinanza del prefetto Antonio Reppucci al territorio ed ai sindaci della provincia di Catanzaro - si legge nel documento - ha creato un indissolubile legame emotivo da parte dei primi cittadini nei confronti anche dell’uomo. Non si possono cancellare così 35 anni di carriera».