L'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha scritto al ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, chiedendo di impedire al Jova Beach Party di Jovanotti e ad altri eventi di avere luogo su spiagge ed aree naturali, sostenendo che danneggiano gravemente gli habitat naturali. Secondo Enpa, i concerti dovrebbero essere spostati su arene, stadi ed aree degradate da recuperare.

Il tour sulle spiagge italiane, organizzato dal noto canatante e rapper, fara tappa anche in Calabria. Il 12 e 13 agosto Jovanotti si esibirà a Roccella Ionica.

L'ong parla di «gravi danni ambientali, anche a carico delle specie selvatiche, tra l'altro in riproduzione, che il Jova Beach Party, nonché altre manifestazioni e concerti svolti in aree naturali, stanno causando». Enpa denuncia «animali che vedono distrutti i propri siti di riproduzione e sosta; giovani uccelli e cuccioli selvatici che muoiono, privati delle cure parentali; tagli di alberi e siepi; lavori nelle spiagge che compromettono l'ecosistema dunale; il grande e fragoroso disturbo causato dalla musica sparata ad alto volume».

L'Enpa richiede quindi «un immediato provvedimento restrittivo da parte del ministero interessato, responsabile e custode della biodiversità per lo Stato italiano, senza delegare agli enti locali, spesso spinti da altri interessi nel promuovere e autorizzare tali iniziative».

Per l'ong animalista «esistono luoghi idonei allo svolgimento degli spettacoli: arene, stadi, luoghi degradati a cui dare una nuova vita». Invece, prosegue, «si continua a far (quasi) finta di nulla, nonostante le numerose proteste dei cittadini anche tramite social, svalutando l'impegno di volontari e associazioni, che hanno lavorato duramente, e spesso gratuitamente, per riportare alla naturalità alcune aree oggi interessate dai concerti».