Si avvicina il terzo Summit della diaspora albanese a Tirana.  Il 22 e 23 novembre il mondo albanofono celebra la propria unità, una dimensione simile a quella di altri popoli che hanno mantenuto salde identità e origini. Forte è in questo senso la volontà delle tante comunità arbëreshe che saranno presenti nella capitale albanese per celebrare un’unità oggi più sentita che mai.

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La recente visita del presidente Begaj ha determinato una vera ondata di sentimentalismo nei confronti della Madre Patria Albania e i sindaci dei paesi albanofoni calabresi rinforzano questo sentimento che ha permesso loro di ottenere una particolare luce in una regione che aveva forse dimenticato la profonda importanza di queste unità culturali.

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Oggi più che mai le diverse opportunità anche in campo economico rimettono al centro il tema “minoranze linguistiche” alzando il sipario su un mondo ricco che ha vissuto tutte le difficoltà della post modernità, pur conservando – a volte a fatica – le vestigia di una storia magnifica. È una storia da riscoprire, che porta in primo piano una storia italiana tutta da riscrivere, in cui la Calabria entrerebbe di diritto nei paragrafi più importanti dei libri scolastici.