Lo fa sapere in una nota Coldiretti che ha assistito la signora analizzando la posizione contributiva. Il presidente Aceto: «Gioco di squadra fondamentale per raggiungere questi risultati»
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«La signora A.C. aveva vissuto e lavorato all’estero, in Svizzera, ma aveva dimenticato questa fase lavorativa». È quanto si legge in una nota della Coldiretti che ripercorre una storia a lieto fine.
«Il patronato Epaca- Coldiretti in presenza di delucidazioni di un parente della signora sulle pensioni estere che si era recato negli uffici per altri adempimenti, grazie alla solerzia degli operatori del patronato ha voluto approfondire la questione, con l’analisi della posizione contributiva, chiedendo altresì, una serie di informazioni e una prima documentazione. Dopo aver visionato i documenti ci si è immediatamente resi conto che l’assistita aveva diritto alla pensione oltre agli arretrati, che purtroppo è stato possibile recuperare solo per le ultime cinque annualità».
Il patronato Epaca ha provveduto ad istruire la pratica e ha inviato telematicamente la domanda all’Inps. Dopo aver integrato la documentazione, dopo pochi giorni, riferiscono dal Patronato Epaca- Coldiretti: «Abbiamo avuto la notizia che alla signora A.C. aveva ricevuto la lettera di liquidazione con la somma di 1224 franchi svizzeri mensili equivalenti a 1258 euro e arretrati per circa 80579 chf pari a 82.854 euro».
Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto e del direttore Francesco Cosentini, che, lodando il lavoro dell’intera struttura del Patronato, ha sottolineato come il risultato sia stato raggiunto «grazie alla professionalità ed al lavoro certosino dei responsabili di Epaca-Coldiretti», i quali «analizzano con oculatezza le posizioni contributive delle pensioni, non solo di coloro i quali vorrebbero andare in pensione, ma anche di chi è già pensionato, vagliando tutte le situazioni. Per Coldiretti, il gioco di squadra è sempre fondamentale per raggiungere anche questi risultati».
L’invito, quindi, per i cittadini e pensionati è di tutelare i propri diritti e rivolgersi con fiducia agli sportelli del patronato presenti in tutta la regione per un controllo della propria posizione pensionistica e previdenziale. «Chissà che, soprattutto di questi tempi, non si possano avere belle sorprese come in questo caso!»