Accolto dal direttore sanitario Rita Teresa Marasco, da numerosi medici e operatori sanitari, il prelato ha presieduto un breve momento di preghiera nella cappella del nosocomio lametino
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Monsignor Serafino Parisi nel giorno della presa di possesso canonico della Diocesi di Lamezia Terme ha voluto fosse l’ospedale cittadino S. Giovanni Paolo II il primo luogo dell’incontro con la comunità lametina.
Accolto dal direttore sanitario del presidio ospedaliero unico Rita Teresa Marasco, da numerosi medici e operatori sanitari, monsignor Parisi ha presieduto un breve momento di preghiera nella cappella del nosocomio lametino, accompagnato dal cappellano dell’ospedale padre Giuseppe Ferrara e dal direttore dell’ufficio diocesano di pastorale della salute don Francesco Farina.
«Tutti voi, ad ogni livello, avete un grande compito – ha detto monsignor Parisi – Io vengo qui con grande disponibilità per sostenere, dare supporto, per dare uno slancio al vostro servizio. Abbiamo bisogno soltanto di una condizione, che rappresenta una scelta e uno stile di vita: il timbro dell’umanità».
«Siete chiamati – ha proseguito monsignor Parisi – a un intervento appassionato, professionalmente qualificato e soprattutto umano. Il vostro compito è quello di prendersi cura. Anche nei testi biblici, prendersi cura è un’espressione molto singolare: vuol dire intervenire su chi ha bisogno di aiuto e sentire la responsabilità della vita dell’altro. Io divento responsabile della vita dell’altro, l’altro mi interessa. Fate in modo che chi si consegna a voi sappia di essere accolto con questo stile, in modo che possa percepire come più lieve il peso della sofferenza».
Il vescovo di Lamezia si è soffermato sugli ultimi due anni di emergenza sanitaria e le restrizioni che hanno tenuto lontani gli ammalati dai loro affetti più cari.
A portare il saluto di tutta la comunità ospedaliera, il direttore sanitario del presidio ospedaliero unico Rita Teresa Marasco che ha richiamato le parole del vescovo sottolineando come «il concetto del prendersi cura va al di là dell’ospedale, significa prendersi cura della persona, anche delle tante solitudini che segnano il nostro tempo e la nostra società. Ci auguriamo che quello di oggi sia l’inizio di un cammino insieme».
A conclusione del momento di preghiera, il direttore dell’ufficio diocesano di pastorale della salute don Francesco Farina ha letto la preghiera di Papa Francesco per la trentesima giornata mondiale del malato. Il vescovo Parisi ha poi fatto visita ai degenti di alcuni reparti del nosocomio lametino.