I due scali, per via dei collegamenti difficili, non vengono considerati nello stesso bacino d’utenza e questo dà alla Regione maggiore libertà di azione nella scelta delle nuove rotte. Gli assetti per i prossimi tre anni saranno individuati con una maxi gara che include anche Reggio Calabria. Ecco cosa prevede e quali saranno i paletti imposti alle compagnie aeree
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Esempio pratico: con gli aiuti di Stato da 120 milioni di euro per i collegamenti aerei la Calabria potrà intercettare nuove rotte da qualsiasi aeroporto extra regionale sia per Lamezia Terme che per Crotone. Un dettaglio tecnico non scontato: se i due scali - che si trovano a meno di 100 chilometri di distanza - fossero collegati meglio, cioè con strade o linee ferrate più efficienti, si dovrebbero trovare soluzioni diverse perché gli aeroporti ricadrebbero nello stesso bacino d’utenza (e dunque, sempre per fare un esempio, non sarebbe possibile avere sia un collegamento Venezia-Lamezia Terme che un Venezia-Crotone). Le aerostazioni calabresi e la Regione, dunque, devono ringraziare una rete stradale precaria e infrastrutture quasi inesistenti se potranno gestire con più flessibilità il maxi investimento programmato.
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Il paradosso è servito nel documento dell’Unione europea che autorizza l’erogazione di aiuti per l’avviamento di nuove rotte aeree da e verso gli scali della Calabria. Le autorità italiane, infatti, hanno spiegato a quelle europee che, anche se la distanza tra i due aeroporti è inferiore a 100 chilometri, gli scali non vanno considerati nello stesso ambito territoriale. Infatti, viste le cattive condizioni della rete di trasporto in Calabria, il tempo di percorrenza in automobile tra l'aeroporto di Lamezia Terme e l'aeroporto di Crotone è di almeno 75 minuti (in caso di traffico normale) e può raggiungere i 110 minuti in caso di traffico consistente.
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In treno, il tragitto è ancora più lungo: occorre fare un cambio perché non esiste un treno diretto che colleghi i due aeroporti e, nella migliore delle ipotesi, cioè quando la circolazione dei treni è più intensa (cioè solo in poche ore della giornata), occorrono almeno 140 minuti. Così vicini, così lontani: i due scali servono, per le regole europee, due bacini d’utenza non sovrapponibili e due è possibile finanziarli entrambi. È questo il passaggio burocratico chiave: consentirà di spalmare le risorse senza concentrarle su una sola struttura. Anche l’aeroporto di Reggio Calabria appartiene a un bacino diverso: lontano sia da Lamezia Terme che da Catania, si rivolge alla “sua” provincia e a quella di Messina. C’è un passaggio, nel parere dell’Ue, che non tiene conto delle novità in riva allo Stretto. Si evidenzia, infatti, che «solo una compagnia aerea opera nell’aeroporto di Reggio Calabria», quando invece con lo sbarco di Ryanair le prospettive sono molto diverse e le rotte assai superiori rispetto al momento in cui la destinazione degli aiuti è stata concepita.
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Fin qui le questioni che riguardano i finanziamenti e la modalità in cui saranno erogati. C’è poi la parte del provvedimento che fissa i paletti per le compagnie aeree che parteciperanno al bando. Lo scopo è, ovviamente, quello di evitare dinamiche del tipo “prendi i soldi e scappa”. Prima regola: la compagnia aerea dovrà impegnarsi a mantenere la rotta di nuova creazione per almeno tre anni dopo la cessazione del sostegno della misura, cioè fino al 2030. Gli incentivi, che ovviamente saranno concessi soltanto per rotte nuove, coprono gli anni tra il 2024 e il 2027. Da quel momento in poi deciderà il mercato, ma una quota di voli andrà comunque garantita.
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Il sito specialistico Aeroporti Calabria ha tratto qualche valutazione a margine dell’analisi del documento. Un altro dei paletti fissati prevede, ad esempio, che non siano ammesse al finanziamento nuove rotte come Reggio Calabria-Milano Malpensa e Reggio Calabria-Milano Bergamo perché ricadono nel bacino di utenza della rotta che collega l’Aeroporto dello Stretto a Milano Linate. Vale lo stesso per Reggio Calabria-Roma Ciampino, visto che è già servita Roma Fiumicino. Discorso simile per Crotone: i nuovi aiuti non potranno essere utilizzati per rotte verso Milano Linate, Milano Malpensa e Roma Ciampino. Grazie (si fa per dire) ai pessimi collegamenti stradali e ferroviari non vale, invece, il contrario. Dallo stesso aeroporto non calabrese si potranno prevedere, nel bando, rotte sia per Lamezia che per Crotone. Paradossi di Calabria: a volte i cattivi collegamenti sono una fortuna.