Da pilota a inviato in tv, Monteleone ospite del talk condotto da Paola Bottero - GUARDA LA PUNTATA
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Un tuffo nei ricordi di chi ha fatto delle sue aspirazioni e del suo estro un vero talento della comunicazione. Antonino Monteleone, giornalista e TV reporter, protagonista della puntata di vis-á-vis di venerdì 25 marzo, si è raccontato a Paola Bottero, direttore strategico del network, soffermandosi su alcuni punti salienti del suo vissuto. «Crescere in Calabria ti fa assaggiare prima alcune spigolosità della vita e se riesci a sopravvivere a questo “battesimo del fuoco” ne esci più forgiato. Non avrei mai pensato di diventare giornalista, perché quando lessi per la prima volta un quotidiano a scuola non ne fui particolarmente ispirato. Non ho mai scritto per un giornale di carta, ma sono sempre stato attratto dalla tv».
Nel passare in rassegna le tappe più significative della sua crescita, non poteva mancare un riferimento ai primi interessi culturali della giovinezza e agli hobby da sempre coltivati: «Negli anni universitari ero un aspirante giurista e avevo accarezzato l’idea di diventare magistrato, anche se poi sono stato rapito dal giornalismo tv, un mondo incredibilmente affascinante e al contempo impegnativo. Ad esempio, fare una produzione come Le Iene è estremamente assorbente, basti pensare solo all’attività di selezione delle storie, che è parecchio complicata soprattutto sul piano umano e psicologico».
Antonio Monteleone ci parla, inoltre, del suo matrimonio, del riavvicinamento alla fede cattolica e del desiderio di diventare padre. Tra le sue passioni ci sono gli aerei, in quanto pilota privato di aerei: «Potrei insegnare a chiunque a guidare un aereo».
Per saperne di più guardate la puntata di vis-à-vis su LaC play.