«Thank you…». Sono le 8.29 del 6 novembre, ore italiane, quando Donald Trump annuncia al mondo la sua vittoria. È un momento storico per gli Stati federali d’America. Ma non è un evento distante o lontanissimo dalle nostre vite. Non è neutra la Calabria rispetto a ciò che accade dall’altra parte dell’oceano. Quando il 47esimo presidente Usa, appena eletto, pronuncia il suo primo discorso alla Nazione e al mondo, le telecamere di LaC Tv sono connesse (lo sono già da un paio d’ore) e rilanciano nelle case dei calabresi, degli italiani, degli europei il volto del tycoon che ha scritto un nuovo capitolo della storia americana.

Numeri da capogiro

Sono veramente tanti, in quei momenti e nelle ore in cui è andato in onda lo Speciale di LaC News24 dedicato alle elezioni 2024 negli Usa, a rimanere incollati all’emittente che mantiene le sue radici in Calabria ma che si proietta ancora una volta oltre i confini regionali per parlare al Paese e al mondo.

I picchi di ascolto dello speciale sono impressionanti: oltre 170mila i contatti registrati dall’Auditel solo il canale televisivo (11 del digitale terrestre). Un numero che si va a sommare alle migliaia di visualizzazioni registrate da streaming, social media e canale Sky dell’emittente. Numeri che testimoniano, senza necessità di interpretazione alcuna, quanto la scelta editoriale di cimentarsi con il più grande evento politico della storia recente sia stata azzeccata. Impegnativa, performante e azzeccata davvero: il totale dei contatti registrati rientra a pieno titolo negli standard delle più importanti emittenti televisive nazionali.

Un team di cinquanta professionisti

E perché tutto ciò è avvenuto? Perché la scelta di raccontare le elezioni americane rapportandole alle aspettative del mondo imprenditoriale, politico e sociale calabrese è stata la scelta giusta. Cosa significava eleggere – per la Calabria, l’Italia e l’Europa –Trump o Harris alla presidenza della più influente Nazione al mondo? Un interrogativo sul quale si sono cimentati, tra giornalisti e tecnici, quasi 50 professionisti che si sono confrontati con imprenditori e politici calabresi (italiani ed europei) che di buon grado si sono rapportati allo schema elettorale disegnato dalla testata. Un lavoro di squadra e di servizio pubblico – per l’ennesima volta – con la volontà di rilanciare un concetto chiave su cui il Gruppo continua a giocare la sua scommessa interna ed esterna: ricollocare la Calabria in un contesto nazionale per le sue eccellenze e le sue capacità imprenditoriali che, nei 5 continenti, vengono riconosciute, apprezzate, premiate.

Una voce per cinque continenti

Decine di collegamenti in esterna, aggiornamenti continui, dibattito aperto e libero, rimbalzi tra due studi – quello di Vibo Valentia e quello della Suite aeroportuale di Lamezia Terme – che hanno consentito agli ospiti di recitare il vero ruolo dei protagonisti: fornire la propria chiave di lettura non solo sulla sfida tra Donald Trump e Kamala Harris, ma soprattutto tra due differenti concezioni del mondo con tutte le conseguenze del caso. (CLICCA QUI PER RIVEDERE LO SPECIALE)

Uno sguardo rivolto al futuro

I dati di ascolto registrati nel corso delle due finestre aperte sulle elezioni raccontano (e certificano) la crescita di credibilità e autorevolezza che le testate del Gruppo ormai esercitano in ogni contesto politico e sociale e spingono il team di lavoro capitanato dall’editore Domenico Maduli a predisporre nuove sfide destinate a valorizzare un dato strategico rilevante: prendere per mano i calabresi e spingerli lontano dalle schermaglie prettamente locali per indurli a fare i conti con i grandi avvenimenti della storia e a ripensare le proprie ambizioni. Quanti hanno seguito gli speciali, hanno dimostrato di aver compreso lo sforzo messo in campo allo scopo di dare seguito al coraggio – non proclamato ma praticato nella concretezza - di fare un ulteriore passo avanti, con determinazione e con lo scopo di portare la Calabria nel cuore del Paese e al centro dell’Europa nella consapevolezza di quanto la Calabria non sia figlia di Dio minore e quando i calabresi di oggi, al pari dei calabresi di ieri, siano anche essi stessi America. L’America che guarda futuro.