Parte domani la fascia #informazioneLIVE: due ore di notizie, approfondimenti e commenti in diretta. Ma le novità del nostro network sono molte di più (ASCOLTA L'AUDIO)
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C’è un abisso tra immaginare una cosa e toccarla con mano. Non è solo una questione di sensi: oggi, con il metaverso che sta diventando sempre meno fantascienza e sempre più realtà aumentata, anche i sensi possono essere confusi, distratti dalla rivoluzione che si sta compiendo sotto i nostri occhi.
Da una parte le immagini di una guerra troppo vicina per poterci lasciare indifferenti. Perché il nostro globo è pieno di guerre, ma troppo spesso preferiamo non saperlo. Siamo immersi nel pozzo della post-verità, in cui le notizie vengono percepite e accettate come vere – o come false – solo sulla base di emozioni e sensazioni e non di reale riscontro dei fatti, o autorevolezza delle fonti che le fanno diventare virali. Un pozzo pieno di acqua avvelenata, che beviamo senza accorgercene.
Dall’altra parte il mondo online, sempre più co-presente al mondo offline: un mondo phygital, parola chiave dell’innovazione. La crasi tra “physical” e “digital” è la nuova frontiera, quella cui guardiamo tutti. Qualcuno con diffidenza, qualcuno con speranza. Qualcuno con lungimiranza.
E ritorno all’abisso tra immaginazione e immersione reale. Oltre i sensi, appunto.
Una cosa è la percezione del network LaC dal di fuori. Anche io come voi, fino a qualche mese fa, ero un utente. A volte distratta – da Roma alcune notizie di cronaca sembrano troppo distanti per essere rilevanti. A volte attenta nel leggere i pezzi ed i commenti di colleghi amici, nel rivedere on line un tg o un approfondimento, nell’apprezzare e riconoscere stile e firme dei colleghi non conosciuti di persona. Nel ritrovare la mia Calabria, la mia terra di adozione, sul web. Indispensabile, nell’era della pandemia. Un collegamento con il mondo cui non abbiamo potuto avere accesso quando cercavamo di fermare il Covid.
La percezione dall’esterno restituisce ben poco del tanto che è questo network.
Altro è entrare in questo grande gruppo che non è solo una testata on line di informazione, un canale televisivo in continua crescita, una società editoriale, una concessionaria. Il gruppo di cui faccio, orgogliosamente, parte è il frutto di una visione condivisa.
«La visione» per rubare le parole a Warren Bennis, accademico e consulente di ben quattro presidenti degli Usa «anima, ispira e trasforma lo scopo in azione». E le azioni messe in campo negli ultimi anni sono davvero tante, frutto della mente visionaria del nostro presidente, Domenico Maduli. Divise in due macroaree: da una parte l’informazione, dall’altra la comunicazione.
Oggi è difficile informare senza comunicare, e viceversa. Un tempo ci raccontavamo che l’informazione è sorella della verità, la comunicazione è sorella del consenso. Ma oggi le carte si sono sparigliate, mescolate. Oggi è tutto da riscrivere. Da immaginare. Da (ri)costruire.
Partendo dalle basi, imprescindibili: un rafforzamento dell’offerta informativa del network, con la fascia “informazioneLIVE”, che inaugura domani dalle 13 alle 15. Ve ne hanno parlato – continueranno a parlarvene – la forza e la professionalità del direttore editoriale e del direttore di testata. Ve ne parlerà, ogni giorno, la passione dei giornalisti che sono l’anima della redazione, che hanno animato, con la loro essenza e le loro riflessioni, il lancio promozionale di questo new deal. Un’espansione che non è solo di tempi e qualità, ma anche geografica: sarà ancora più intensa la sponda con la sede di VIACONDOTTI21, che ospita la redazione de LaCapitale nel cuore di Roma. Una sponda di andate e ritorni, di collegamenti continui, di sinergie e di rafforzamenti.
E a proposito di rafforzamenti. La strada che porterà il sistema televisivo nazionale al nuovo digitale terrestre di seconda generazione, dopo lo switch off, il cambio di sintonizzazione dei giorni scorsi, e l’ormai prossimo cambio di numerazione (sono stati assegnati i nuovi LCN: entro un mese o poco più ci saranno i passaggi) portano le emittenti locali a pensare alla soluzione tecnica HBBTV, Hybrid Broadcast Broadband TV: una TV ibrida, a cavallo tra digitale terrestre e internet.
Riecco Warren Bennis, la visione che trasforma lo scopo in azione. Il gruppo ha puntato molto su innovazione, ricerca, anticipazioni del futuro. Investimenti importanti sulle nuove tecnologie, che oggi ci permettono di vedere LaC non solo in Calabria attraverso una normale televisione, ma anche ovunque via satellite, oppure in diretta web, o, ancora, on demand tramite App e tasto rosso. Quello che per molte emittenti è allo studio per noi è realtà. È contenuti aggiuntivi, è multivisione. È il nuovo standard che noi abbiamo adottato ben prima di quando diventerà obbligatorio farlo.
Le novità sono tantissime, contaminanti. Sono nuovi modelli di relazioni, di identità, di linguaggi. Sono un nuovo modo di utilizzare la comunicazione per espandere e condividere informazioni e saperi. Sono LaC, e tutto il gruppo di cui fa parte la nostra emittente.
«Non basta dire che siamo bravi: dobbiamo dimostrarlo». Così diceva qualche mese fa il nostro direttore generale, Maria Grazia Falduto. È presto per poter tirare le somme. Ma abbiamo ottimi numeri, che partono dai complimenti e dal compiacimento degli ospiti delle nostre trasmissioni e delle tante persone che vengono a trovarci a Roma per chiederci un supporto in relazioni, organizzazione eventi, produzioni, strategie.
Visione. Ed azioni conseguenti.