Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Ue, ha aperto la sesta edizione di Vibo in festa, «anima itinerante che ridà voce e bellezza del territorio». Quella calabrese è una regione «di una bellezza davvero unica, con un patrimonio culturale incredibile»: queste le parole pronunciate dalla Pina Picerno, nel corso dell'inaugurazione della kermesse. Centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado della provincia di Vibo Valentia hanno preso parte alle attività laboratoriali e alle conferenze durante le tre giornate del Festival del Sud. La manifestazione – è detto in una nota stampa - si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco Maria Limardo, della sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni e della vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, che ha inviato un videomessaggio.

Il Vibo in festa

Picierno ha ringraziato «le organizzatrici e gli organizzatori del Festival del Sud che, ormai, è una manifestazione di grande successo in grado di coinvolgere decine di artisti, di personaggi internazionali, e di farlo valorizzando una terra davvero meravigliosa: la Calabria». Quella calabrese è una regione «di una bellezza davvero unica, con un patrimonio culturale incredibile. Mi preme sottolineare il grande contributo che la vostra iniziativa dà alla vita culturale italiana, alla vita culturale europea. Il Festival del Sud è davvero tra le più belle voci del nostro Mezzogiorno, è un'anima itinerante che ridà voce e bellezza al territorio, coniugando una dimensione regionale con una dimensione, invece, più ampia, internazionale».

Una visione che, secondo la vicepresidente del Parlamento europeo, «trasmette un'immagine assolutamente positiva e concreta della regione Calabria che è ponte tra Mediterraneo e l'Europa, crocevia di culture che nei secoli hanno creato una società unica capace di fare sintesi e anche di legare insieme tradizioni diverse, diversi modi di pensare e di agire che sono appunto al centro del bacino del Mediterraneo».

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L'Europa unita

Pina Picierno ha poi posto l'accento sull'attuale, critica condizione geopolitica che riguarda il continente europeo: «Il rapporto tra Europa e Mediterraneo è segnato da dinamiche che sono davvero complesse, una fragilità che si è acuita ancora di più all'indomani della criminale invasione russa dell'Ucraina. Noi stiamo lavorando affinché la precaria stabilità dell'area non venga nuovamente messa in pericolo e affinché vi siano risposte europee davvero concrete per far fronte a fenomeni importanti come quello migratorio. Pronunciare queste parole in una regione che ha visto da vicino il dramma, la tragedia del terribile naufragio di Cutro, acquista un significato ancora più forte. Le immagini di quell'immane tragedia, i soccorsi, la partecipazione collettiva rimarranno e devono rimanere per sempre saldi nella nostra memoria».

Secondo l'onorevole, «a queste crisi non dobbiamo rispondere alzando muri: l'instabilità dell'area dovrà essere affrontata con apertura, attraverso corridoi umanitari che mettano in salvo le persone che fuggono da miseria e guerre. Su questo, credo che la Calabria possa e debba avere un ruolo assolutamente centrale che, peraltro, già geograficamente ha ma, appunto, credo debba averlo anche politicamente, nell'ambito di un'azione Europea più ampia dell'attuale».

Lo Bianco e il coinvolgimento degli studenti

Anthony Lo Bianco, presidente dell'Associazione Valentia - organizzatore del festival, ha ringraziato la Vicepresidente e ha aggiunto: «In questa sesta edizione del festival, abbiamo scelto di coinvolgere i giovani studenti della provincia di Vibo Valentia e di dar loro modo di interloquire con grandi professionisti, protagonisti di innovazioni e impegno quotidiano. Questo festival ribalta il senso incompleto e spesso distorto di tante etichette che negli anni sono state assegnate alle nuove generazioni, principalmente per chi nasce e cresce nel mezzogiorno d’Italia. Faccio parte di una generazione che non si è mai tirata indietro e che ha messo le proprie competenze al servizio della comunità: i tanti volontari della nostra Associazione ne sono la prova. Non possiamo rendere migliori la nostra terra e il nostro futuro da soli. Abbiamo bisogno di costruire ponti e di una forte integrazione europea. L'obiettivo dell’Europa è il nostro: quello di costruire un futuro più verde, più inclusivo e più digitale. In una parola: migliore. Facciamolo tutti insieme, per dare una prospettiva europea al nostro territorio».

 

Associazione Valentia, tra le principali realtà giovanili a livello nazionale, è composta da centinaia di ragazzi, volenterosi di spendersi per il proprio territorio e per la propria comunità. Un gruppo coeso e unito che nel corso degli anni ha saputo dimostrare che, attraverso la condivisone di idee e di valori, si possa dare vita a progetti intraprendenti e di grande spessore culturale e sociale. Delle persone convinte che fare cultura significhi conoscere e valorizzare sempre di più la realtà, in particolar modo quella del nostro territorio per poterlo esaltare in tutta la sua ricchezza e complessità. Tra le ultime iniziative di Associazione Valentia, la realizzazione dei Giardini della memoria delle vittime del Covid-19, la creazione di punti di scambio di book sharing, la consegna di aiuti umanitari alla comunità ucraina, la creazione di biblioteche all’interno dei reparti ospedalieri covid.