La Terracotta preistorica: è questo il titolo del nuovo documentario firmato dal fotoreporter di LaC Saverio Caracciolo che andrà in onda domani, martedì 2 maggio alle ore 15.50, nella nota trasmissione Rai Geo condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biaggi.

Si tratta del terzo lavoro prodotto da Caracciolo e trasmesso da Geo. Questa volta al centro del documentario è l’affascinante storia e la passione di un calabrese, Cosimo Romolà di 82 anni di Caria, paese della provincia di Vibo Valentia.

Sull’altopiano del Monte Poro, in località Torre Galli, in provincia di Vibo Valentia, tra il 1922 e il 1923 l’archeologo Paolo Orsi portò alla luce una necropoli della prima età del ferro, rinvenendo più di 300 tombe dotate di numerose suppellettili sepolcrali. Proprio nelle vicinanze vive Cosmo, fin da giovane affascinato da queste popolazioni. Ha studiato i contenuti delle tombe e ha riprodotto il vasellame, utilizzando le stesse misure e tecniche, con la cottura sotto terra, alimentando la fornace con fascine di legno per diverse ore.

In questo periodo, Cosmo ha sperimentato per la prima volta la tecnica di cottura della “pitta” (una focaccia di farina ottenuta dal grano tenero) utilizzata proprio da quelle comunità. Riproducendo una piastra di terracotta riscaldata dal fuoco, è riuscito a cucinare proprio come facevano popolazioni pre-elleniche.