Una passione infantile lo ha portato a studiare e poi a raggiungere un risultato invidiabile. È uno dei più fini conoscitori delle storiche Calabro-Lucane
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Lui si chiama Andrea, poco più che ventenne, è di Gimigliano in provincia di Catanzaro. Ed è è uno dei più giovani macchinisti d’Italia. Se non il più giovane. Lo è appena diventato dopo corsi ed esami del caso. Ma Andrea macchinista lo è dentro sin dalla nascita. Il treno è la sua passione; i binari, le stazioni, le linee delle ex Calabro-Lucano sono per lui passione, studio, ricerca. Sa veramente tutto delle storiche ferrovie Calabro-Lucane, che sin dall’inizi del secolo scorso hanno collegato le aree interne della Calabria, hanno liberato letteralmente piccoli centri che non erano raggiunti che da piccole strade comunali, spesso nemmeno asfaltate. Sono le ferrovie che hanno contribuito alla crescita delle comunità locali più sperdute, hanno permesso ai ragazzi di raggiungere le scuole nei centri più grandi, ai contadini di raggiungere i loro piccoli appezzamenti di terreno agricolo. Con le storiche "littorine" i migranti raggiungevano Cosenza, da qui prendevano gli affollatissimi e lenti treni diretti all’estero.
Il treno dei desideri...
Se potessero parlare i binari delle ferrovie calabro lucane, racconterebbero la storia di una regione che lentamente è cresciuta, si è sviluppata economicamente, si è aperta alla stagione moderna. Andrea Trapasso è la prova concreta che da una passione può nascere un lavoro che ti rende felice. E lui ora felice lo è. Andrea ci dice com’è nata la sua passione per i treni: «Non ho mai capito esattamente da cosa sia nata questa passione, ma ritengo molto probabile sia nata dal fatto che vivo a pochi metri da una stazione della linea ferroviaria Cosenza-Catanzaro Lido di Ferrovie della Calabria, e sin da piccolo vedere e sentire questi treni molto da vicino, li ha fatti diventare parte importante della mia quotidianità».
In questi anni, anche da piccolo, Andrea ha partecipato a tante iniziative a sostegno del rilancio delle ex Ferrovie calabro lucane. Ma anche a sostegno delle ferrovie minori di altre regioni.«Ho visto e ammirato molte linee ferroviarie, soprattutto tratte che mi ricordavano la linea dove sono cresciuto. Ho visto le Ferrovie Appulo Lucane, con le linee Potentine e del Barese, la Ferrovia Circum-Etnea, con la sua bellissima linea che gira intorno l'Etna, sono stato a Siena a visitare le 3 linee diesel che da li hanno origine. Siena è una delle stazioni più grandi di Italia a sola trazione diesel. E ovviamente ho girato l'intera rete RFI calabra e non solo”.
"Gli amici della ferrovia"
Attorno al rilancio dell’ex Calabro Lucane è nata un’associazione di amici della ferrovia, formata da tanti ragazzi che hanno capito prima di tanti altri che il rilancio turistico delle ferrovie regionali poteva favorire lo sviluppo di intere aree interne, così com’è stato con il treno storico della Sila, così come ora l’associazione sta facendo con i treni storici delle Ferrovie dello Stato. Per cui Andrea, che ha partecipato a tante di queste iniziative si è fatto un’idea di quale possa essere il futuro dell’ex ferrovie calabro lucane in Calabria.
«Secondo me il futuro delle ex FCL in Calabria dovrebbe essere la riapertura al trasporto pubblico locale delle principali linee poi assorbite da Ferrovie della Calabria. In primis, le dimenticate linee taurensi, che hanno un bacino d'utenza molto ampio. Per quanto riguarda invece la Catanzaro Lido-Cosenza, come fortunatamente sta avvenendo, credo sia giusto ripristinare interamente l'esercizio ferroviario. Tra Catanzaro Lido e Catanzaro Città, collegando anche con una linea Germaneto, sorgerà la metropolitana di superficie. La linea che collega Cosenza con Catanzaro città sarà invece migliorata e velocizzata».
La storica linea silana
E poi c’è la storica tratta silana delle ferrovie. «Una linea su cui secondo me si dovrebbe puntare moltissimo. Parlo della Cosenza-Pedace-S.Giovanni in Fiore. Credo che questa linea potrebbe essere sfruttata sia come servizio di trasporto pubblico locale, almeno fino a Spezzano Sila o Camigliatello, e come linea turistica da Camigliatello a S.Giovanni, con l'effettuazione di treni ogni domenica in partenza da Cosenza con le storiche automotrici in possesso da FdC, come le M2 120 e M2 200».
Immediatamente la passione di questo ragazzino è diventata il suo lavoro. «Di recente ho conseguito la Licenza europea del macchinista, che insieme ad altri 2 certificati di avvenuta formazione specifici per la circolazione in Italia e su RFI, mi hanno permesso di partecipare a un concorso per la futura assunzione, ad oggi stage, presso un impresa ferroviaria che svolge servizio merci in tutta Italia. Il mio compito sarà probabilmente quello di manovrare, verificare e preparare il treno e condurlo in linea per il tratto richiesto».Le linee ex calabro lucane della Calabria attraversano tratti paesaggistici di grande valore, che solo con il treno è possibile ammirare. «In Italia abbiamo tantissime linee ferroviarie molto interessanti. Per me, la linea ferroviaria più bella rimarrà sempre la ferrovia Cosenza-Catanzaro e la tratta Silana, ma sono consapevole che tante altre ferrovie possano eguagliare queste straordinarie bellezze paesaggistiche che solo col treno si possono raggiungere».