L'iniziativa, promossa dal vicesindaco Alessia Burdino e dal consigliere comunale Delia Ielapi, si è svolta all'Istituto comprensivo "Scopelliti", guidato dalla dirigente Caterina Giovanna Coda
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È la figlia Simona a raccontare la vita del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. E lo fa a Girifalco, in provincia di Catanzaro, parlando e confrontandosi con una platea d'eccezione: gli alunni delle classi II e III della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo "Scopelliti" di Girifalco e Cortale guidato dalla dirigente Caterina Giovanna Coda.
A promuovere l'iniziativa "I volti della legalità" sono stati il vicesindaco con delega alla legalità Alessia Burdino e il consigliere comunale delegato alla pubblica istruzione Delia Ielapi. L'appuntamento si è svolto recentemente nell'aula magna del Cpia di Girifalco e ha contato sulla presenza del dirigente scolastico Giancarlo Caroleo, del parroco don Antonio De Gori, del comandante della stazione maresciallo Giovanni Cante, degli studenti e dei docenti.
La storia del generale Dalla Chiesa, attraverso i ricordi della figlia Simona e gli interventi dei relatori, è stata così narrata agli studenti e a loro simbolicamente consegnata. Chi è chiamato a costruire il futuro necessita d'altronde di conoscere ciò che è stato ed impegnarsi per proteggere quei valori umani e civili di cui il generale è stato autentica espressione. Un uomo al servizio del Paese, in prima linea nella lotta al terrorismo, al banditismo e alla mafia. E proprio da quest'ultima assassinato a Palermo, dove era stato inviato come prefetto, nel 1982.
Nel corso dell'iniziativa, i cui lavori sono stati moderati dalla giornalista Giulia Zampina, si è inserito l'intervento del Sottosegretario di stato all’Interno Wanda Ferro in collegamento via web. La manifestazione è stata inoltre impreziosita dall'intrattenimento musicale di Veronica Romeo.
Per il vicesindaco Burdino si è trattato di «un importante momento di approfondimento per i giovani studenti che hanno seguito con grande attenzione gli interventi e la testimonianza della figlia del generale, ucciso a Palermo, il 3 settembre 1982, in un attentato nel quale persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo».