Che cos'hanno in comune viaCondotti21, Pubbliemme, Diemmecom, LaC e la storica azienda Amarelli? Il primo è un gruppo aziendale giovane che ha già alle spalle una storia di successi dettata da una visione lungimirante sulla Calabria, spogliata di stereotipi e pregiudizi, leader nel settore della comunicazione e dell'informazione; l'altra ha quasi trecento anni ma non li dimostra affatto e grazie alla coltivazione, lavorazione e produzione di liquirizia ha conquistato il mondo da già da tempo. Le iconiche scatolette, per esempio, si possono trovare anche al Moma di New York. Ieri sera a Corigliano Rossano, sede della Amarelli, le due realtà imprenditoriali si sono unite nel corso del terzo e ultimo appuntamento di "Link, Orgoglio e Pregiudizio", er rappresentare la migliore Calabria e raccontare alle circa mille persone presenti che questa terra sta voltando pagina, lasciandosi alle spalle una narrazione vecchia e obsoleta in cui nessun calabrese si rispecchia più.

L'obiettivo del gruppo di comunicazione

Ormai da due anni, il gruppo di comunicazione rappresentato da viaCondotti21, Pubbliemme, Diemmecom e LaC persegue l'obiettivo di schierarsi apertamente dalla parte giusta della Calabria, effettuando scelte coerenti e definitive per favorire lo sviluppo della Calabria e la legalità. La volontà di organizzare un evento così importante a casa Amarelli, è dettata dal fatto che il brand rossanese è simbolo indiscusso di imprenditoria sana, non solo in Calabria, ma anche nel resto del mondo. Dietro l'enorme mole di lavoro del gruppo di informazione e comunicazione, che ha raggiunto il suo massimo sforzo nelle tre manifestazioni "Link - Orgoglio e Pregiudizio" di Falerna, Vibo

Marina e Corigliano Rossano, ci sono Paola Bottero, direttore strategico del gruppo viaCondotti21-Pubbliemme-Diemmecom, e Alessandro Russo, che è invece direttore editoriale. Ieri, entrambi hanno affiancato il presidente Domenico Maduli e il direttore generale Maria Grazia Falduto nella serata conclusiva.

Trecento anni di storia

La fabbrica Amarelli sorge nell'omonima contrada che da quasi tre secoli e dodici generazioni è la sede dell'azienda che produce l'oro nero di Calabria. Il segreto di un così grande successo, lo spiega ai nostri microfono Pina Amarelli, docente universitaria, avvocato e presidente dell'Amarelli Sas: «Abbiamo radici profonde, reali e e metaforiche, con la liquirizia e con il territorio. Siamo qui da oltre mille anni - anche se l'azienda è nata nel 1731 - e abbiamo un'attenzione particolare per tutto quello che ci circonda, a cominciare dal prodotto, la liquirizia, che è tipico di questa zona, alle persone che lavorano con noi. Ci siamo sempre impegnati, abbiamo cercato, lo dico con molto orgoglio, di trasformare un umile prodotto della terra in un prodotto unico nel suo genere, che poi è arrivato sugli scaffali del lusso».

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La vicinanza al gruppo LaC

Pina e Fortunato Amarelli hanno subito sposato il progetto, mettendo a disposizione l'area antistante la fabbrica per lo svolgimento dell'evento "Link- Orgoglio e Pregiudizio". «Ci unisce la cultura - ha detto ancora la presidente Pina Amarelli in riferimento alla squadra guidata da Maduli e Falduto -. L'impresa è cultura ed è quella il fondamento per valorizzare qualsiasi cosa. LaC - che si occupa di informare e veicolare i messaggi dell'intero gruppo di comunicazione - sta facendo tantissimo, riesce a diffondere un messaggio positivo di una terra che ha tanto da dare ma spesso non viene rappresentata come merita. Mi permetto di dire un'altra cosa  - ha poi aggiunto -. A LaC c'è tanta presenza femminile e questo è motivo di crescita. Le donne con il loro intuito e la loro sensibilità sono quelle che possono dare veramente una svolta a questa regione».

Il "faro" Nicola Gratteri

Tra i tanti ospiti che hanno preso parte all'evento, condotto dalla giornalista Francesca Lagoteta, c'era anche il procuratore antimafia Nicola Gratteri, presenza fissa della manifestazione, che ha dato speranza e forza al percorso dei tanti giornalisti, tecnici e professionisti che compongono la grande famiglia di viaCondotti21, Pubbliemme, Diemmecom e LaC e hanno fatto proprio l'ambizioso progetto "Link, orgoglio e pregiudizio", costruito grazie a una visione comune, precise strategie e scelte mirate. Anche questa volta centinaia di cittadini sono giunti da ogni parte della Calabria per vederlo da vicino e potergli stringere la mano. Il procuratore, incalzato dalle domande di Paola Bottero, come al solito non le ha mandate a dire e dal palco di Link ha parlato senza filtri di malapolitica e malaffare, un binomio che ancora oggi sporca questa terra, ma molto meno di un tempo, grazie alle tante coraggiose inchieste giudiziarie che portano proprio la firma di Gratteri. «In tanti mi dicono che io sono privato della mia libertà - il procuratore vive costantemente sotto scorta dal 1989 -, in realtà io sono un uomo libero. La libertà non è poter andare al mare, poter andare in discoteca, è poter parlare in faccia al potere e potergli dire quello che penso senza problemi». Il magistrato di Gerace ha poi speso parole di elogio per l'azienda Amarelli, spiegando che ha sempre dimostrato di essere una realtà imprenditoriale divenuta esempio di professionalità e serietà, come poche altre in Calabria.

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Il riscatto passa anche attraverso il cinema e le produzioni televisive

Dopo il concerto dei musicisti Fabio Macagnino e Gabriele Macrì, è stata la volta del salotto culturale coordinato da Antonella Inicorbaf. Nel corso del talk, si è parlato di Calabriart, un importante progetto che promuove l'arte e la cultura. Vi hanno preso parte l'artista Cesare Berlingeri e il commissario straordinario della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, che con la sua lungimiranza sta rivoluzionando la Calabria dal punto di vista delle produzioni cinematografiche e della promozione territoriale. «L'arte è visione. Io penso che questo sia un ruolo che mi calzi a pennello - ha detto, lo sto facendo con grande dedizione. La mia Film Commission è diversa da chi mi ha preceduto perché ha la propensione a basarsi sul mondo dell'arte, l'arte come veicolo, come mezzo di comunicazione, come mezzo per portare il turismo in Calabria, facendo conoscere questa terra non soltanto per le bellezze paesaggistiche ma anche per i suoi millenni di storia».