Tutto come previsto, o quasi. Alla fine, dopo una montagna di polemiche furibonde, prese di posizione nette e frettolosi dietro front, proprio nel giorno del centenario della sua nascita, la delibera rilasciata dalla Giunta regionale, chiarisce gli aspetti del finanziamento che coprirà un anno di appuntamenti in onore di Saverio Strati. Onore che lo stesso scrittore di Sant’Agata del Bianco si troverà, suo malgrado, a condividere con la rievocazione storica del palio di Ribusa a Stilo e con un altro gigante della letteratura novecentesca calabrese come Lorenzo Calogero, che a quel corposo finanziamento regionale di 500mila euro destinato all’autore di Tibi e Tascia, sono stati associati dopo uno snervante tira e molla politico durato settimane.

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Il festival rinascimentale

E così, come rivendicato sui social dalla politica locale, la rievocazione del palio di Stilo che era uscita dalla porta dopo essere stata esclusa dai grandi eventi finanziati dalla Cittadella per una serie di anomalie nella compilazione del bando, è riuscita a rientrare dalla finestra, garantendosi una sovvenzione cospicua direttamente dai fondi destinati per l’anno Stratiano. «L’attività prevede la promozione di un evento in un comune simbolo della Locride come Stilo – si legge nel documento descrittivo  del progetto – patria del filosofo Tommaso Campanella, una personalità che Strati stimava molto». Una stima che in soldoni significa 50mila euro e che collega, un po’ avventurosamente, lo scrittore verista ad una festa in costume sulla scia di qualche riferimento letterario: «Stilo con il Palio di Ribusa – si legge ancora nel documento – ci riporta indietro nel tempo, in un ambiente rinascimentale che lo scrittore rievoca in libri come “La conca degli aranci” e “Tutta una vita”».

Incontro tra giganti

Con meno “Santi” in paradiso rispetto al palio, nel calderone del finanziamento regionale dedicato a Strati c’è comunque finito anche il poeta Lorenzo Calogero, alla cui gigantesca figura sarà dedicato un festival della poesia a Melicuccà, suo paese d’origine. «Una vera festa della poesia – si legge nel progetto – intitolata a Lorenzo Calogero, che incontra Saverio Strati, principalmente rivolta alla promozione dell’originale opera del prestigioso poeta melicucchese e di Strati e allo stesso tempo mira ad animare anche il paese di Melicuccà e i maggiori luoghi identitari del comprensorio». Un connubio certamente più sensato (rispetto a quello con Ribusa) quello tra Calogero e Strati e che verrà allargato anche ad un altro gigante della letteratura calabrese come Franco Costabile, che condivide con Strati, oltre alla potenza dei suoi scritti, anche l’anno di nascita. Resta ancora da capire perché, se l’associazione con la manifestazione di Stilo “pesa” sul finanziamento 50mila euro, l’aiutino per il festival dedicato ad uno dei massimi esponenti italiani della poesia novecentesca, siano stati destinati solo 12mila euro.

L’aperitivo con La Cava

In questo vortice di soldi e finanziamenti pubblici in balia dei ras della politica locale, di santi in Paradiso ne ha invece avuti pochissimi un altro gigante della letteratura calabrese come Mario La Cava, che da questa cornucopia di sovvenzioni culturali è rimasto tagliato fuori, questa volta su disposizione della Città Metropolitana. L’edizione 2024 del premio dedicato all’autore bovalinese de “I fatti di Casignana” infatti – premio che da sette anni presenta un cartellone prestigioso e intelligentemente spalmato lungo tutto l’anno – a fronte di un contributo irrisorio di 3mila euro richiesti agli uffici dell’ex provincia, si è vista riconoscere la miseria di 229 euro. «Con quella cifra potremmo forse offrire un aperitivo a giurati e premiati – racconta il presidente del caffè letterario La Cava, Domenico Calabria –  Il comune di Bovalino ci da una mano con un contributo di 5mila euro e noi andiamo avanti grazie alle donazioni del 5 per mille, ma speravo che da Reggio ci aiutassero anche perché la richiesta, visto le cifre di cui si sente parlare in questi giorni, era veramente irrisoria. Comunque abbiamo deciso di rinunciare a quel finanziamento, vorrà dire che continueremo a fare da soli».