L'imprenditrice Marina Lalli si racconta negli studi di Viacondotti21 nel dialogo a due con Paola Bottero - GUARDA LA PUNTATA
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Il racconto di una donna che fin da bambina ha sempre dimostrato una grande forza di volontà nel perseguire i suoi obiettivi. Nel salotto di Paola Bottero, Marina Lalli ci racconta il suo vissuto, partendo dall’esperienza negli Stati Uniti, dove ha potuto assaporare il “sogno americano”.
L’imprenditrice, una volta tornata in Italia, si è chiesta come valorizzare al meglio il suo territorio, la Puglia. Così è arrivato il passo importante: la trasformazione delle Terme di Margherita di Savoia - di cui è direttore generale dal 2005 - da stabilimento termale, luogo di cura di prossimità, a destinazione turistica.
Da lì è partito un percorso ricco di soddisfazioni, fino al duro momento del lockdown quando ha visto «l’agenda svuotarsi nel giro di due settimane». Un periodo che ricorda con «l’amaro in bocca», ma che è coinciso con la sua elezione - all’unanimità - a Presidente di Federturismo Confindustria per il periodo 2020-2024.
Stimolata dalla giornalista Paola Bottero, Marina Lalli si è espressa sulle tempistiche della ripresa del settore turistico italiano: «ci aspettiamo una piena ripresa per Pasqua». Intanto, le grandi città d’arte continuano a soffrire. Solo a Roma sono stati chiusi quattrocento alberghi: «Adesso la musica è cambiata, è l’italianità che viene meno, le bandiere di riferimento del turismo. Vederle chiuse - ndr le città d’arte - non è un bello spettacolo», ha detto la presidente di Federturismo. Per Lalli quello che serve all’Italia, paese maturo dal punto di vista turistico, è tenere il passo con gli standard alti della competizione europea ed internazionale.
Secondo l’imprenditrice, per far ripartire il turismo serve forza di rilancio, ma soprattutto persone ed eccellenze che sappiano fare rete e creare sinergie nei territori perché «se non si sta insieme non si va lontano». Parlando di Calabria, una regione tanto «spettacolare» quanto soggetta a «resistenze», serve unire le forze per «andare più in là», costruire un’identità territoriale che contribuisca a fornire un’offerta turistica completa. La soluzione è «creare una storia intorno ad un luogo», creare magia tramite lo storytelling.