A Santa Sofia D’Epiro il primo Festival Kriatureve Arbëreshë, manifestazione dedicata alla preservazione e alla celebrazione della lingua e della cultura arbëreshe attraverso le voci della nuova generazione
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Un momento storico per la comunità arbëreshe calabrese si è materializzato nelle sale dell'Accademia della Musica di Santa Sofia d'Epiro, dove si è tenuto il primo Festival Kriatureve Arbëreshë, una manifestazione dedicata alla preservazione e alla celebrazione della lingua e della cultura arbëreshe attraverso le voci della nuova generazione.
L'evento, orchestrato magistralmente da Antonello Nigro in collaborazione con l'associazione Gjuha Jone e con il patrocinio del Comune di Santa Sofia d'Epiro, ha visto protagonisti giovani talenti di età compresa tra i 7 e i 14 anni, testimoniando come la tradizione arbëreshe continui a vivere e rinnovarsi attraverso le sue generazioni più giovani. Il festival ha rappresentato molto più di una semplice competizione canora: è stato un ponte tra passato e futuro, dove le antiche melodie della tradizione arbëreshe hanno incontrato l'entusiasmo e la creatività dei giovani partecipanti. Il palcoscenico dell'Accademia della Musica si è trasformato in uno spazio di espressione culturale dove ogni nota cantata ha contribuito a mantenere viva una lingua minoritaria di inestimabile valore.
La manifestazione ha presentato un repertorio variegato che ha spaziato da brani tradizionali rivisitati a composizioni originali, tutte rigorosamente in lingua arbëreshe. Questa scelta ha dimostrato come la lingua ancestrale possa adattarsi e prosperare anche nel contesto contemporaneo, mantenendo intatta la sua essenza mentre abbraccia nuove forme espressive.
L'aspetto più significativo del festival è stata la partecipazione attiva dei giovani interpreti, che hanno dimostrato non solo talento musicale ma anche un profondo attaccamento alle proprie radici culturali. Ogni esibizione ha raccontato una storia, ha trasmesso un'emozione, ha tessuto un filo invisibile ma resistente con la memoria storica della comunità arbëreshe. Il direttore artistico Antonello Nigro ha saputo creare un ambiente accogliente e stimolante, dove i giovani partecipanti hanno potuto esprimere liberamente il proprio talento. La sua visione ha permesso di trasformare quello che poteva essere un semplice concorso musicale in un autentico momento di crescita culturale e di scambio intergenerazionale.
Il Festival Kriatureve Arbëreshë ha anche rappresentato un'importante occasione di riflessione sul ruolo della musica come veicolo di trasmissione culturale. Le melodie e i testi in lingua arbëreshe hanno dimostrato come la musica possa essere uno strumento potente per mantenere viva una lingua minoritaria, rendendola accessibile e attraente per le nuove generazioni.