Una collaborazione che continua, probabilmente in forme nuove, e una che nasce. Fondazione Terina rinnova le «attività di ricerca di comune interesse» con l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) e apre a una nuova convenzione con “Promozione Italia Aps” ente che opera nel terzo settore. La delibera della giunta regionale risale a qualche giorno fa: non porta grosse novità rispetto alle speranze di rilancio della fondazione ma prevede novità sul suo patrimonio immobiliare: in sostanza l’ente che dovrebbe dedicarsi alla ricerca applicata in agricoltura sta per perdere altri pezzi

Oltre alle aree che – il Partito democratico ne ha chiesto di recente conto alla giunta regionale – sarebbero entrate nella “sfera di influenza” della Film Commission, fondazione confinante con Terina ma dal presente molto più florido, altri spazi potrebbero cambiare referente.

L’atto firmato dall’esecutivo guidato da Roberto Occhiuto non lo nasconde. La convenzione con Cnr-Isac nasce nel novembre 2017 e si approssima alla scadenza. Sancisce la cooperazione tra i due enti «per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca nell’ambito di tematiche di competenza». 

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Una collaborazione che punta alla condivisione delle infrastrutture di ricerca, anche quelle di cui Terina si è dotata con il progetto Food@Life e finite (almeno in parte) a prendere la polvere nell’area industriale di Lamezia Terme. La fondazione si è impegnata a ospitare una sede di lavoro del Cnr-Isac nei suoi stabili per tutta la durata della convenzione «in comodato gratuito con oneri forfettari a carico del Cnr per i servizi ricevuti». 

Al termine dell’accorso, il Cnr-Isac «ha rappresentato la necessità di acquisite ulteriori spazi dell’area attualmente occupata in modo parziale». Al termine dell’accordo, il Cnr-Isac «ha rappresentato la necessità di acquisire ulteriori spazi dell’area attualmente occupata in modo parziale». Per soddisfare questa richiesta, la giunta decide di continuare un rapporto di collaborazione che «non solo potrebbe portare consistenti benefici alla Regione, ma è perfettamente coerente con le finalità della Fondazione, che potrà avviare forme di collaborazione e sinergia con il predetto Ente». 

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Per questa ragione la Cittadella regionale dà mandato al management della fondazione di rinegoziare i termini della convenzione, «compresi gli oneri dovuti dal Cnr-Isac per l’utilizzo degli immobili e degli spazi concessi, che devono presentare i caratteri della sostenibilità ed economicità, pur senza il perseguimento di fini di lucro». 

Stesso discorso per il patto stretto con Promozione Italia Aps, con sede a San Giorgio Morgeto che si occupa di promozione del patrimonio culturale calabrese. 

La giunta autorizza il commissario straordinario della Fondazione Terina a «negoziare i termini di una Convenzione per concedere l’uso degli spazi richiesti dall’associazione, nonché le condizioni di utilizzo dei medesimi e gli oneri dovuti per l’utilizzo». Tra le aree utilizzate da Film Commission e le nuove richieste da parte di Cnr e Promozione Italia, Terina più che un ente di ricerca pare trasformarsi in una società per la locazione di immobili.