In un convegno patrocinato dal Comune, esperti, biologi e nutrizionisti hanno approfondito gli esiti degli studi condotti dal biochimico italiano riconosciuto a livello internazionale come uno dei leader in questo campo di ricerca. I consigli per vivere meglio e più a lungo
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“Vivere sani e più a lungo. Come?". Salute, longevità e nutrizione sono stati al centro dell’evento organizzato a Gioia Tauro nei locali “Le Cisterne” in via Roma. L’appuntamento ha dato l'opportunità di comprendere le linee guida tracciate dal team scientifico del professor Valter Longo Fondazione Onlus circa la possibilità di acquisire uno stile di vita salutare e abitudini alimentari per contrastare l’insorgenza di patologie correlate all’avanzare dell’età, tra le quali tumori, malattie cardiovascolari e diabete, cercando di ridurre i decessi dovuti a malattie non trasmissibili, sia dal punto di vista preventivo che terapeutico.
L'incontro, con il patrocinio dell'amministrazione comunale, è stato organizzato in sinergia dal gruppo di lettura Lab Donne, dall'Associazione Pensionati di Gioia Tauro del presidente Natale Zucco e dall'associazione Donne Insegnanti Calabresi diretta da Rina Ciccarelli.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Aldo Alessio, il quale si è dimostrato sensibile al tema trattato, sono intervenuti diversi professionisti della fondazione Valter Longo Onlus. Esperti, biologi e nutrizionisti, come Antonella Pellegrino presente in sala, Chiara Nardone, Alice Ricco, Cristina Villa, in modalità online, hanno illustrato le procedure e i fini del proprio lavoro. Consigli per il benessere e allungare la vita. Durante il dibattito moderato dalle due componenti di Lab Donne Monica Della Vedova e Saveria Lollio, si è illustrato anche lo studio clinico sui centenari calabresi, che risultano 682, maggiormente donne, concentrati in prevalenza nei comuni aspromontani. Si è evidenziato che il modo in cui invecchiamo è il modo in cui abbiamo vissuto, e che è possibile rallentare i processi di invecchiamento grazie all’alimentazione, abbassando così i rischi di contrarre malattie.
Chi è Valter Longo
Valter Longo, biochimico, è nato a Genova nel 1967. Di origini calabresi, di Molochio, è riconosciuto a livello internazionale come uno dei leader nel campo degli studi sull’invecchiamento e sulle malattie ad esso collegate, con pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche. Queste includono la scoperta di alcuni dei principali geni responsabili dell’allungamento della vita e l’identificazione di una mutazione genetica che protegge gli uomini dalle malattie più diffuse. Nel 2018 è stato citato da “Time magazzine” come una delle 50 persone più influenti al mondo nell’ambito della salute. Dirige il Programma Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano ed è professore ordinario di Gerontologia e di Scienze biologiche e direttore dell’Istituto di Longevità nella School of Gerontology alla University of Southern California a Los Angeles, uno tra i più prestigiosi centri al mondo dedicati esclusivamente all’insegnamento e alla ricerca sull’invecchiamento.
La tesi su cui si fondano gli studi
Uno degli aspetti su cui si fondano gli studi della Fondazione è mirare a prevenire i tumori e intervenire a supporto delle terapie standard attraverso il digiuno e la dieta mima-digiuno: togliendo nutrimento alle cellule tumorali, queste vanno in confusione, si trovano in grande difficoltà. Non sono più in grado di riprodursi e muoiono. Le cellule sane, invece, non subiscono questo effetto e spesso si proteggono.
In chi non è malato, le diete della longevità e mima-digiuno agiscono rallentando l’invecchiamento e quindi riducendo i fattori di rischio per tumori e altre malattie come diabete, malattie cardiovascolari, autoimmuni e neurodegenerative.
In chi è già malato, il digiuno riduce molti nutrienti da cui il tumore dipende, rendendolo così più sensibile alle terapie.
La dieta suggerita per prevenire il cancro
Ecco alcuni punti su cui si fonda la dieta per prevenire il cancro: 12 ore di digiuno consecutive. Una dieta della longevità “pescetariana” (vegana + pesce). Mangiare pesce con alto contenuto di omega 3/6 e/o vitamina B12 (salmone, acciughe, sardine, merluzzo, orate, trota, vongole, gamberi) almeno due volte a settimana. 0.8 grammi di proteine al giorno per Kg di peso (60 chili= 50 grammi di proteine).Pasta, riso, pane e patate limitati per mantenere un peso ideale. Ridurre al minimo i grassi e gli zuccheri. Consumare fagioli, ceci, piselli, e altri legumi come principale fonte di proteine. Consumare alti livelli di carboidrati complessi (pomodoro, broccoli, carote, legumi, ecc).Consumare quantità relativamente alte di olio di oliva (50-100 ml al giorno) e un pugno di noci, mandorle o nocciole. Osservare una dieta ricca di vitamine e minerali, ma integrarla 2 volte a settimana con un multi-vitaminico/minerale di alta qualità. Mangiare entro 12 ore al giorno. Digiuni intermittenti e periodici. Non mangiare per almeno 3-4 ore prima di andare a letto. Fare periodi di 5 giorni di dieta mima digiuno ogni 1-6 mesi. L’attività fisica è uno strumento molto potente per prevenire tumori e recidive.
La raccomandazione
Le nozioni esposte da Valter Longo sono molto interessanti, sottolineano la necessità di una collaborazione tra l’oncologo, biologi molecolari, nutrizionisti e psicologi. Gli studi ancora dovranno essere confermati dalla comunità scientifica, così come ricorda alche lo stesso professore alla fine di ogni capitolo del suo libro “Il cancro a digiuno”: «Attenzione i dati descritti in questo libro sono ottenuti in animali e studi clinici non ancora conclusivi. Di conseguenza si consiglia di intraprendere cicli di dieta mima digiuno solo in seguito alla valutazione e sotto la supervisione del proprio medico specialista e preferibilmente l’oncologo. Questo permette di prevenire la malnutrizione, fattore prognostico negativo nelle patologie acute e croniche».
I suggerimenti del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro
Attualmente centinaia di scienziati lavorano per produrre linee guida a cui attenersi. Raccomandazioni fondamentali, sulle sane abitudini da seguire e il rapporto tra alimentazione, stile di vita e prevenzione, sono fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro.
Le esortazioni principali sono: mantenere un peso salutare; essere fisicamente attivi tutti i giorni: camminare di più e stare meno tempo seduti; seguire una dieta ricca di cereali integrali, verdure (non amidacee), frutta e legumi; limitare i cibi "fast food” e i cibi pronti con un’importante trasformazione industriale e ricchi di grassi, zuccheri e amidi; limitare il consumo di carni rosse (bovine, suine, ovine ecc.). Evitare (se possibile) o assumere in minima quantità i salumi e le carni conservate; limitare il consumo di alcolici; per la prevenzione del cancro, non fare uso di integratori. Cercare di soddisfare i bisogni nutrizionali attraverso la sola dieta; per le madri: se si ha la possibilità di allattare al seno, questo comporta benefici per il bambino e per la madre; chi ha avuto un tumore, se questo è possibile ed in accordo col proprio medico curante, valgono le stesse raccomandazioni per la prevenzione.
La dieta mediterranea
In ogni caso, la dieta mediterranea, Patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco, risulta un regime alimentare esemplare legato alle tradizioni tramandate di generazione in generazione. Privilegia una giusta combinazione di cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva, raro uso di carni rosse e un consumo moderato di pesce, carne bianca, legumi, uova, latticini, vino rosso e dolci. Ed è un modello nutrizionale che permettere di prevenire malattie cardiovascolari, gastrointestinali e tumorali.
La dieta della longevità proposta oggi a Gioia Tauro come differenza principale propone una maggiore riduzione del consumo della carne e il digiuno.