Il sindacato stronca le campagne della Regione che hanno puntato su una pubblicità milionaria mentre le condizioni ambientali sono tutt'altro che attrattive
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«Una giornata di sole, ideale per approcciare con la stagione estiva in Calabria. Un’occasione per dare avvio alla tanto evocata ed attesa Calabria Straordinaria che darà lustro alla nostra terra e placherà l’appetito di imprenditori e lavoratori del settore turistico. Peccato che qui è la nei nostri mari, dallo jonio al tirreno, anziché un tuffo dove l’acqua è più blu, si rischia di incappare in chiazze di materiale un po’ più scuro. Se il Governo Regionale non avesse sperperato risorse in questi anni per ricercare brand e influencer da prezzolare per invitare i turisti nel meraviglioso mare di Calabria e si fosse effettivamente occupata del settore, probabilmente le cose andrebbero meglio».
A calare l'ascia è la FilCams Cgil Calabria che mostra le condizioni del mare di Caminia oggi, non proprio da cartolina. Una lunga striscia marrone chiazza l'orizzonte.
«Non si spiegherebbe come mai - continua la nota - della prevista ondata di turisti che dovrebbero invadere l’Italia in questa stagione estiva, la Calabria viene completamente esclusa. La Filcams Cgil Calabria, auspica che, sia giunto il momento per la Regione Calabria di aprire una fase straordinaria di confronto sul settore turistico, come richiesto da anni; perché ci sono da affrontare temi complessi per dare struttura ad un settore totalmente abbandonato e precario.
C’è ancora tempo per invertire la rotta e per apportare aggiustamenti, se davvero si vuole bene a questa nostra Terra e a chi la abita, chi ha responsabilità di Governo ha il dovere di provare a tirare fuori il turismo dalla… melma!».