La replica piccata del consigliere regionale: «Si è deciso di impegnare queste risorse in un intervento di capace di attrarre presenze e quindi generare economia e occupazione vera, non parcellizzando la spesa per accontentare l'amministratore o l'imprenditore di turno»
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«L’intervento della Cgil sulla campagna di marketing della Regione Calabria davanti alla stazione centrale di Milano esprime purtroppo una visione miope e probabilmente legata a quelle vecchie logiche di spesa senza strategia che in passato hanno fatto sprecare decine di milioni di euro senza lasciare traccia».
È quanto sostiene in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Antonio Montuoro (foto a sinistra) rispondendo alle critiche della Cgil sul finanziamento di 2,6 milioni da parte della Regione Calabria per abbellire la stazione di Milano. Una scelta che il sindacato rosso ha definito uno «scandalo».
Di tutt’altro avviso Montuoro: «La Regione Calabria – scrive il rappresentante di Fdi - ha intrapreso una strada diversa rispetto a quella della parcellizzazione della spesa tanto cara a quelle forze politiche ormai minoranza in Italia e in Calabria, e che oggi è frutto di un confronto continuo con gli operatori, con le categorie, con chi il turismo lo fa tutti i giorni. Tutti gli interventi messi in campo sono partiti dalla consapevolezza che la Calabria aveva ed ha bisogno di un posizionamento, di migliorare la propria reputazione e di internazionalizzarsi».
«Durante gli Stati Generali del turismo sono stati presentati tutti gli obiettivi di azioni interne ed esterne pluriennali e dei diversi investimenti per rilanciare finalmente il turismo in Calabria oltre all’immagine della Regione. Occorre ricordare che quella criticata dalla Cgil è una iniziativa di promozione finanziata dal Funt - Fondo unico del turismo - e dalle risorse 2007-2013 non spese dai governi di centrosinistra che rischiavano di andare perse entro dicembre di quest’anno».
«La vera novità per la Calabria – attacca Montuoro - è che si è deciso di impegnare queste risorse in un intervento di straordinario impatto, capace di attrarre presenze e quindi generare economia e occupazione vera. Si è realizzato un investimento produttivo in linea con le esigenze di promozione della Regione concertate con gli operatori del settore, anziché buttare ancora una volta le risorse in interventi clientelari, parcellizzando la spesa magari per accontentare l’amministratore o l’imprenditore di turno. Quella logica tribale con cui sono state interpretate in passato le politiche turistiche, che aveva condannato la Calabria ad essere una regione sclerotizzata, incapace di realizzare investimenti produttivi e di costruire una reputazione internazionale».
«Quella Calabria statica e lamentosa che ci siamo candidati a spazzare via. Sono sicuro che l’importante lavoro avviato dall’assessore Orsomarso continuerà sotto la guida del presidente Occhiuto, per proseguire sulla strada della programmazione degli interventi, della capacità di organizzazione e del coordinamento tra tutti gli attori, per evitare che la Calabria ripiombi in quel passato in cui il turismo ha rappresentato solo una voragine di spesa ad uso e consumo di pochi, senza ricadute economiche ed occupazionali per la regione».