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CASSANO ALLO IONIO - "Mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze. Prego continuamente per lui, non disperate". Cariche di emozione le parole di Papa Francesco al padre e ai nonni di Cocò , il bimbo di tre anni barbaramente ucciso a Cassano allo Ionio qualche mese fa. “Mai più - ha ammonito il Pontefice - bimbi vittime di tali atrocità, mai più vittime della ndrangheta”. Si potrebbe racchiudere in queste parole cariche di conforto e di speranza la visita in Calabria di Papa Bergoglio, iniziata stamattina alle 9 quando l'elicottero con Papa Francesco è atterrato nell'area antistante il carcere di Castrovillari. Al suo arrivo la folla ha fatto un lungo applauso gridando "Francesco, Francesco". Il Papa si è soffermato davanti alla folla per stringere mani, salutare i fedeli e prendere in braccio alcuni bambini. La visita alle persone detenute nella casa circondariale è stato il primo appuntamento del quarto viaggio in Italia di Papa Francesco. Nel suo discorso ai reclusi Papa Francesco ha rivendicato i diritti umani e il reinserimento dei detenuti , senza il quale – ha detto – la pena degrada a ritorsione e diventa dannosa per la persona e la società. E poi ha concluso: "che il tempo della detenzione non vada perduto, ma possa essere un tempo prezioso" ha auspicato il Papa salutando i detenuti. Alle 10.41, con 40 minuti di anticipo sul ruolino di marcia del programma della visita pastorale, l'elicottero con a bordo il Pontefice è atterrato nello stadio di Cassano. Ad accoglierlo il sindaco della città, Gianni Papasso. A bordo della papamobile ha raggiunto l'Hospice San Giuseppe dove ha incontrato i degenti ed il personale medico. Alle 11.40, acclamato dalla folla e salutato dai giovani dell'Azione Cattolica con un lancio di palloncini bianchi e gialli, Papa Francesco è entrato nella Cattedrale per incontrare il clero diocesano. "Siate vicini alle famiglie e alle vostre comunità parrocchiali" l’esortazione del Papa ai sacerdoti riuniti nella Cattedrale di Cassano. Da qui il trasferimento nel seminario per il pranzo con i poveri della Caritas e i giovani di una comunità di recupero. Alle 14.30 altra visita. Stavolta agli anziani dell’istituto Casa Serena.