C’è anche la calabrese Elvira Spatolisano, 29 anni di Ardore nel Reggino, tra i ricercatori che questa mattina sono stati premiati in Quirinale con gli Eni Award 2024, annuali riconoscimenti del gruppo industriale e dedicati alla ricerca in campo energetico e ambientale. Laureata al Politecnico di Milano con il massimo dei voti Elvira, ingegnere chimico, ha trionfato nella categoria Giovane Ricercatore dell’Anno per uno studio sulla valorizzazione dell’idrogeno solforato, ricevendo il prestigioso riconoscimento direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presenza del presidente dell'Eni, Giuseppe Zafarana e dell'amministratore delegato, Claudio Descalzi.

«Per avere sviluppato nuove tecnologie per l’abbattimento dell’acido solfidrico contenuto nel gas naturale e la sua conversione in prodotti ad elevato valore aggiunto», questa la motivazione letta al momento della consegna del premio alla giovane ardorese. Assieme ad Elvira, per la categoria Giovane Ricercatore dell’Anno, è stato premiato anche Stefano Toso, dell'Università Cattolica, per una ricerca sugli alogenuri metallici: una nuova classe di semiconduttori che possono essere utilizzati nelle celle solari, nelle lampade a led e nei computer quantistici. 

Tra i premiati con gli Eni Award spiccano poi il francese Marc Fontecave del College de France che ha sviluppato catalizzatori che usano il carbonio catturato da fabbriche, centrali o dall'atmosfera, per preparare prodotti industriali. Il sudcoreano Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University è stato premiato per i suoi studi sulle celle solari a perovskite allo stato solido, che permettono di avere pannelli più efficienti. Holger Nraunschweig, della Julius-Maximilians-Universitat di Wurzburg, ha ottenuto l'Eni Award per aver dimostrato che un elemento leggero come il boro può catalizzare alcune importanti reazioni chimiche, evitando l'uso di metalli pesanti tossici. Hanno ricevuto l'Eni Award anche quattro giovani ricercatori africani, 21 ricercatori dell'Eni e tre startup.