La giovane mamma di Vibo Valentia lotta ancora contro il brutto male come una leonessa: «Offro la mia finta chioma a chi non ha la possibilità di comprarla»
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«Non so cosa mi riserverà il futuro, solo Dio sa...», inizia così il post di Katia, una giovane mamma di Vibo Valentia che da tempo combatte contro il cancro. Una malattia che l'ha sorpresa nel fiore dei suoi anni. Dopo lo smarrimento iniziale e la rabbia del «perché proprio a me?», ha deciso di lottare come una leonessa. Un percorso difficile che ha deciso di raccontare sulla sua pagina Facebook.
Un viaggio fatto di sofferenze, ma anche di conforto da parte di tutti quegli amici veri e virtuali che le danno la forza di andare avanti. Una forza che oggi vuole trasmettere a chi come lei si trova ad affrontare questa terribile malattia. Ed è l'altruismo che l'ha spinta a un nuovo gesto d'amore. Pubblica la foto di una parrucca. L'ha dovuta indossare dopo aver perso i capelli per effetto della chemioterapia. La perdita dei capelli, è il primo dramma da affrontare. Lo sanno bene tutte le donne che ci sono passate.
«L'ho usata due volte – scrive Katia -, la prima quando ho capito che era arrivato il momento di rasare i capelli, la seconda volta ai 18 anni del mio dolcissimo nipote. Non volevo mi vedessero senza capelli». Ora che sto meglio, e poco importa se dovessi ritornare a perderli, ho deciso di donare la mia parrucca a chi ne ha bisogno».
Ricorda la giovanissima mamma, del giorno in cui l'ha acquistava: «Ero distrutta psicologicamente, avevo iniziato a perdere i miei lunghi capelli castani. Volevo i miei, non certo una parrucca... Non lo volevo il cancro, ma è arrivato. Tra viaggi e medicine i risparmi finiscono. E dovere affrontare anche la spesa di 1.400 euro per una parrucca è stato un bel colpo. Certo, ho scelto la migliore, quella che neanche si capisce che è finta. Ma la domanda che mi sono ripetuta in quei frangenti era: “Perché approfittare così delle persone deboli?” Perché costano così tanto? Eppure servono a noi donne malate per camuffare uno degli effetti della malattia. Ad ogni modo l'ho acquistata perché pensavo alle mie due bambine. Non volevo che mi vedessero cambiata nell'aspetto. Ma la purezza dei bambini è grande. Col tempo infatti si sono abituate a vedermi con un semplice turbante e anche senza. Mi dicono che sono bella lo stesso. Ora mi sento forte, così tanto forte che ho deciso di donare la mia parrucca a chi non ha la possibilità di acquistarla. E spero che un giorno possano essere donate gratis a tutte le donne con il cancro. Intanto offro la mia finta chioma e che ovviamente si trovi con questo modello e colore. Katia».