«È ancora strage di lavoratori. A perdere la vita un cinquantanovenne schiacciato da un sacco di zucchero, in provincia di Cuneo, un operaio di 54 anni precipitato da una pedana alta oltre 3 metri in provincia di Vibo Valentia e un altro lavoratore di 41 anni caduto dal tetto di un capannone in provincia di Cosenza. A nome dell'Ugl si esprime cordoglio alle famiglie delle vittime. Siamo di fronte ad una vera e propria ecatombe che ci lascia sgomenti e indignati». È quanto affermano, in una nota congiunta, Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl e Silvia Marchetti e Ornella Cuzzupi, segreterie generali rispettivamente di Piemonte e Calabria.

Leggi anche

«La strage dei lavoratori - aggiungono Capone, Marchetti e Cuzzupi - non accenna a diminuire ed è per questo che chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di intensificare i controlli sui posti di lavoro. Inoltre, è quanto mai necessario incentivare la formazione e la cultura della sicurezza del lavoro, fondamentale nella prevenzione di simili eventi. Le numerose morti bianche che continuano sciaguratamente ad avvenire ci ricordano come proprio la sicurezza sul lavoro sia una priorità ancora ben lontana dall'essere garantita». «La tutela della vita sui luoghi di lavoro - sostengono i tre esponenti sindacali - deve diventare la priorità nell'agenda politica del nostro Paese se vogliamo davvero porre fine a questi eventi drammatici. Il lavoro deve nobilitare, non uccidere».