Sono immagini inedite ed esclusive quelle che siamo in grado di mostrarvi: ad oltre un anno di distanza documentano l'esatto istante in cui dalla collina un oggetto incendiario arriva (lanciato a mano? con un drone?) su un cumulo di materiale accatastato provvisoriamente tra due capannoni della Guglielmo Caffè. Sono le 4.30 del 28 luglio 2022 e da lì a poco si alzerà uno spaventoso incendio che rischierà di mandare in fumo decenni di storia industriale catanzarese e calabrese.

Le porte ignifughe hanno resistito fino ad una certa temperatura, poi hanno ceduto. L'intervento immediato dei vigili del fuoco è valso ad evitare un danno molto più grave: all'interno infatti c'era caffè per circa 2 milioni di euro da torrefare. Le pareti ed il soffitto sono stati pesantemente compromessi ed il gruppo caro al compianto fondatore don Guglielmo Papaleo, ora retto dal presidente Roberto Volpi e dal consigliere delegato Matteo Tubertini, ha dovuto ripristinare di esclusiva tasca propria danni che ammontano a circa un milione e trecento mila euro. Senza nemmeno un centesimo di contributo statale. L'inchiesta è in corso ma fino ad ora non ci sono stati sviluppi. La matrice estorsiva ed intimidatoria è certa.