Disguidi logistici bloccano lo spettacolo del Transit Teatro & Clown Festival, ma l’Aeroporto di Reggio si distingue per efficienza
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Un piccolo incidente, apparentemente banale, si è trasformato in una vera e propria disfatta organizzativa, costringendo gli spettatori del Transit Teatro & Clown Festival Internazionale a rinunciare, almeno per il momento, all’attesissimo spettacolo “Juliet”, previsto per questa sera alle 21 nell’Access Point di Roghudi.
Non si è trattato di una semplice casualità, ma del risultato di una catena di inefficienze, che nulla hanno a che vedere con il Mezzogiorno e con il territorio reggino, ma che, al contrario, dimostrano quanto gli ostacoli per chi si muove nel mondo della cultura e dell’arte partano spesso da molto lontano. Il bagaglio, essenziale per lo spettacolo, non è mai stato imbarcato a Firenze, aeroporto di partenza del viaggio dell’attore e clown Stefano Marzuoli, il quale, ignaro del disguido, è arrivato a Reggio Calabria solo per scoprire che il necessario per la messa in scena non era mai giunto a destinazione.
“Juliet”, un racconto poetico e clownesco ispirato alla figura di Giulietta Capuleti, avrebbe dovuto rappresentare la penultima tappa di un cartellone che, con coraggio, attraversa i piccoli centri della Città Metropolitana di Reggio Calabria, portando il teatro laddove troppo spesso le opportunità culturali sembrano distanti. Ma la magia è stata fermata da ritardi, disattenzioni e mancanze organizzative ben lontane dalla Calabria. Nonostante il tentativo di risolvere la situazione, il bagaglio è stato rintracciato solo su un volo successivo, con arrivo previsto oltre le 22.45, rendendo impossibile rispettare i tempi dello spettacolo.
A sottolineare l’efficienza e la disponibilità del territorio, lo staff dell’Aeroporto di Reggio Calabria si è immediatamente attivato per cercare soluzioni, dimostrando una straordinaria reattività nell’affrontare l’imprevisto. Ma, come spesso accade, il problema era ormai fuori portata: la mancata partenza del bagaglio da Firenze aveva già compromesso ogni possibilità di recupero in tempo utile.
Dietro l'annullamento non si nascondono soltanto la delusione degli spettatori e delle famiglie che avevano pianificato la serata, ma anche un peso economico e organizzativo importante per le associazioni culturali che si occupano di portare avanti progetti di questo calibro. Gli eventi teatrali itineranti, come il Transit Teatro & Clown Festival, nascono con l’intento di offrire opportunità culturali e di valorizzare il territorio, sfidando le difficoltà logistiche e finanziarie che spesso colpiscono le realtà del Sud Italia.
Santo Nicito, direttore artistico del festival, ha espresso profonda amarezza per l’accaduto: «La macchina organizzativa era pronta: il nostro staff, i tecnici e tutti gli elementi necessari erano già operativi sin dal mattino. Purtroppo, situazioni come queste pesano enormemente sulle associazioni che si impegnano ogni giorno per offrire cultura e bellezza al territorio».
La vicenda sottolinea un dato importante: nonostante gli sforzi per ripotenziare e rilanciare il Sud, spesso il lavoro viene messo a rischio da inefficienze che nulla hanno a che fare con il Mezzogiorno stesso. In questo caso, a subire il danno non è stata solo l’organizzazione, ma l’intero ecosistema culturale, che, proprio nel teatro e negli eventi itineranti, trova una leva strategica per la crescita e la valorizzazione del territorio.
Il festival, che rappresenta una delle rare realtà culturali itineranti nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, proseguirà il suo cammino con l’ultimo spettacolo in programma, “In valigia…” di Mario Barnaba, previsto per il 27 dicembre a Sant’Eufemia d’Aspromonte. Per lo spettacolo “Juliet”, invece, si lavora già a una riprogrammazione, con l’obiettivo di mantenere alta la promessa fatta al pubblico di Roghudi e ai sostenitori del festival.