Inaugurazione il 6 gennaio alle ore 17,30 nel convento dei cappuccini ribattezzato Casa Sant'Antonio. L'allestimento ispirato alla rappresentazione proposta da San Francesco a Greccio nel 1223
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Duplice appuntamento il 6 ed il 7 gennaio a Castiglione Cosentino, con il presepe vivente Il Sogno di Francesco rappresentato nel contesto rurale del Convento Cappuccino sotto la direzione artistica di Domenico Bongiorno.
Il presepe di Greccio
L'iniziativa è frutto di una sinergia tra la locale amministrazione comunale guidata da Salvatore Magarò e Casa San Francesco, la struttura di accoglienza diretta da Pasquale Perri. Le due giornate saranno ispirate alla rappresentazione del presepe di Greccio, umile paese di montagna scelto dal poverello di Assisi nel 1223 per la rievocazione della natività. Il percorso sarà inaugurato alle 17,30 del pomeriggio dell'Epifania.
Percorsi storici e di degustazione
Potrà essere visitato gratuitamente con possibilità di lasciare una libera offerta all'ingresso. Predisposti spazi immersivi con riproposizioni della vita quotidiana di quel periodo storico e banchetti per la degustazione di prodotti tipici preparati al momento. Proposta la novità della presenza di San Francesco d'Assisi in estasi davanti al bambin Gesù. Gli allestimenti sono a cura dell'Associazione Culturale Harmonia - Arte Musica Spettacolo, con la partecipazione di giovani castiglionesi, tamburinari e zampognari.
Una storia lunga ottocento anni
«Nel Natale del 1223 San Francesco d’Assisi, scelse un umile paese di montagna di nome Greccio, per dare vita ad una rievocazione della nascita del Salvatore – si legge in una nota di Casa San Francesco - Con quella rappresentazione il Santo Poverello, aveva in mente di far capire a tutti, in maniera semplice ma immediata, il modo con cui Gesù aveva scelto di venire al mondo, nella povertà e nella umiliazione più grande. Preparandoci a celebrare gli ottocento anni del primo presepe della storia, abbiamo proposto alla comunità di Castiglione Cosentino di realizzare una prima edizione del presepe vivente nell’antico complesso conventuale che i Frati Cappuccini hanno affidato alla nostra custodia, oggi denominato Casa Sant'Antonio».