«La fede in nostro Signore Gesù, la fiducia totale nella sua parola; la preghiera, cammineremo insieme come popolo di Dio orante le nostre intenzioni; il desiderio di conversione, perché non si può camminare assieme a Maria per rimanere uguali; l’amore per il Signore per correre verso la luce».

Questa notte, all’una, monsignor Raffaele Angelo Panzetta, arcivescovo dell’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina ha augurato l’inizio di un “buon pellegrinaggio” raccomandando al popolo di Maria di Capocolonna quattro atteggiamenti fondamentali.

Così la folla di fedeli si è avviata dal sagrato della Basilica Cattedrale del Duomo, ancora chiuso per restauro dopo che le liturgie si sono svolte e svolgeranno ancora nella vicina ed altrettanto storica Chiesa dell'Immacolata, per attraversare le vie della città, illuminate a festa, fermarsi al cimitero per ricordare i defunti, ed intraprendere il lungo cammino di oltre 13 chilometri, molti di curve in salita attraverso una nuova alba.

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C'è, come sempre, chi cammina scalzo o consuma penitenza e ringraziamento; all’irto, i fedeli hanno nuovamente ricoperto lo storico cippo di tante piccole pietre raccolte sul percorso, soprattutto ad auspicio di ritornare il prossimo anno e perpetuare questo rito antico che si svolge ogni terza domenica di maggio a Crotone. In questi momenti, dopo l’arrivo, la preghiera delle santissime messe che si cadenzano fino a quella delle 18.30. Poi l’imbarco ed il ritorno via mare al molo di Crotone previsto alle 20.30; i fuochi d’artificio e l’ultimo saluto con petali di rose e bigliettini di auspici da lanciare sulla processione che avvierà da lunedì mattina la liturgia eucaristica presso tutte le parrocchie della città fino alla domenica successiva.

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