«Docenti ormai burocrati al servizio di una macchina che sta distruggendo il livello di insegnamento. Oggi di intellettuali ne sono rimasti pochi». Non usa mezzi termini l’accademico, scrittore e docente Unical Nuccio Ordine ospite della puntata odierna di Dopo della notizia, il format di approfondimento condotto dal direttore di LaC News24 Pier Paolo Cambareri. Il professore punta l’indice contro un sistema che sta squalificando la cultura, che la riduce ai margini. Gli unici valori che contano – dice – sono i soldi: «Quello che è importante oggi è solo il potere economico che uno può avere».

Ordine è convinto che non basta rendere più digitali le scuole, così come è previsto nel Pnrr: «L’idea che hanno i nostri legislatori è che basti cablare tutte le scuole del Sud, pc e lim e i tutti i problemi si risolvono? I computer non possono cambiare la vita degli studenti. La loro vita è stata sempre cambiata dai buoni maestri».

Il ruolo dei classici

«Far leggere i classici dovrebbe essere il compito delle scuole e delle università, - continua il docente - ma sempre più i programmi sono verso la lettura di strumenti che parlano dei classici senza aver letto i classici. La maniera migliore per far amare i classici è farli leggere. I classici non si leggono per superare un esame ma insegnano a vivere e a ragionare».

Il concorso della discordia

E proprio a valutare anche il ragionamento dovrebbero servire i concorsi per reclutare i docenti nelle scuole. Concorsi in corso di svolgimento che stanno registrando un numero altissimo di bocciati, in alcuni classi oltre il 90%. Una selezione, che per le modalità scelte, sta scatenando polemiche da Nord a Sud. «Fondare i concorsi sui quiz è fallimentare, non è attraverso questo sistema che si selezionano i migliori professori». Per Ordine i quiz «è il metodo scelto per il numero eccessivo di candidati che si presentano al concorso, perchè in questo paese non esiste un sistema certo di reclutamento nel mondo della scuola. Se l’Italia facesse bandi ogni anno non ci troveremmo con eserciti di 500mila candidati. Per selezionare non basta il nozionismo ma serve il ragionamento, sono per questo necessari il tema scritto e il colloquio orale. In Italia si sta invece alimentando la precarietà».

Per Ordine il ruolo del docente «è sempre più squalificato. I professori italiani guadagnano meno rispetto agli altri paesi europei. Cinquant’anni fa il docente era una persona da rispettare perchè la cultura era tenuta in gran conto, oggi stiamo assistendo a una demolizione. Invece il mestiere dell’insegnante è straordinariamente importante».

Ma la cultura che ruolo può avere nel presente, dove si vive una guerra che porta al massacro di centinaia di persone? «Bisogna distinguere – dice Ordine – tra ciò che Putin sta facendo in Ucraina dal lavoro di tante eccellenze in Russia». Quindi il riferimento alla polemica che ha coinvolto l’Università Bicocca che ha sospeso un corso su Dostoevskij: «Dostoevskij è uno dei più grandi autori della storia dell’umanità e ne è patrimonio. L’unica maniera per mantenere connessi i fili della civiltà è quella di seguire la cultura. La scienza e la cultura sono pace e segni di fraternità. Come diceva Kant la scuola deve essere un luogo dove si criticano i valori della società, non dobbiamo preparare gli studenti ad adattarsi a questi valori, dobbiamo pensare a una società che punti più in alto, invece andiamo sempre più in basso».