Grande attesa nelle comunità arbëreshe del Cosentino e del Crotonese. Il clou della visita del Capo di Stato il 3 maggio quando saranno presenti anche il vicepremier italiano e autorità provenienti da Kosovo, Macedonia del Nord e Montenegro
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Nuova visita in Calabria del Presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begaj, a pochi mesi dalla precedente. Quattro giorni intensi, tra Cosentino e Crotonese, nei luoghi dell'Arbëria calabrese, che vedranno anche l'arrivo del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Begaj arriverà in Calabria domani 30 aprile, giorni in cui tra l'altro la nostra regione registrerà la visita anche del Capo di Stato italiano Sergio Mattarella.
Il primo appuntamento istituzionale previsto nel calendario istituzionale si avrà già a partire da martedì 30 aprile con la visita del Presidente Begaj, che ritorna in Calabria a distanza di pochi mesi per proseguire il suo tour di incontri con le comunità arbëreshe che non aveva potuto visitare in occasione della sua prima visita, avvenuta lo scorso mese di ottobre.
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La prima tappa si terrà nel suggestivo borgo arbëresh di Civita, con cui si apre il giro di visite presso le comunità residenti nel Parco Nazionale del Pollino.
Mercoledì 1 maggio, il Presidente Begaj raggiungerà le comunità di Acquaformosa, Firmo e Lungro, dove nel pomeriggio incontrerà ufficialmente il vescovo dell’Eparchia di Lungro, monsignor Donato Oliverio, per poi proseguire tra le gioiose e colorate vallje di Firmo. Un inizio tour che include una serie di messaggi istituzionali di grande importanza, fatti di dialogo e scambio reciproco, sia di natura culturale che di relazione socioeconomica tra l’Albania e l’Arbëria di Calabria.
«Con la visita del Presidente Begaj si rafforza il patto di amicizia, collaborazione e sviluppo tra l’Albania e la comunità arbëreshe calabrese e, più in generale, con la Calabria e l'Italia tutta - ha detto l'assessore regionale Gianluca Gallo -. Ancor più importante è l’impulso che da essa deriva in termini di tutela e valorizzazione di un patrimonio storico e culturale unico, simbolo di una tradizione da difendere dai processi di mercificazione tipici dei tempi moderni, per continuare ad essere motore di democrazia e libertà. Un’occasione di fondamentale importanza e grande valore, da cogliere e trasformare in modello virtuoso».
Seguono le tappe del 2 maggio, sempre in provincia di Cosenza, con inizio da San Martino di Finita e, a seguire, tra le comunità di San Benedetto Ullano e Cerzeto, dove il Presidente svelerà un enorme murales ed inaugurerà il nuovo Municipio.
Il clou poi venerdì 3 maggio con la celebrazione di un evento molto atteso in tutta l’area dei Balcani: il centenario di Anselmo Lorecchio a Pallagorio, località arbëreshe del Crotonese che ha dato i natali ad una delle maggiori personalità che ha ispirato la rivoluzione che ha portato all’indipendenza albanese.
Alla manifestazione di Pallagorio, al ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e al Presidente della Repubblica albanese, saranno presenti alte autorità delle Repubbliche del Kosovo, della Macedonia del Nord e del Montenegro.
A impreziosire il programma del centenario, due appuntamenti culturali molto importanti: un convegno sulla figura e l’opera di Anselmo Lorecchio, coordinato dalla Fondazione universitaria “F. Solano”, con la partecipazione di autorevoli docenti e ricercatori di alcune università italiane e albanesi; il concerto in onore del Presidente Begaj, che nell’occasione riceverà la cittadinanza onoraria del Comune di Pallagorio, da parte della Fanfara 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.
Sabato 4, oltre l’incontro che terrà a San Basile (CS), dove inaugurerà una grande statua diSkanderbeg, in una gioiosa giornata di festa che vedrà tante altre comunità giungere da altre regioni d’Italia,si concluderà la seconda serie di incontri tra le comunità arbëreshe del Presidente albanese,non prima di aver svelato due busti dell’eroe nazionale, che Begaj ha donato alle amministrazioni comunali di Santa Sofia d’Epiro (CS) e Lamezia Terme (CZ), per sottolineare il suo apprezzamento verso l’opera associativa dei giovani della frazione di Zangarona.