A Caivano la cultura sta cambiando, soprattutto dopo l’intervento dello Stato. Padre Maurizio Patriciello, noto per la sua strenua opposizione alla camorra, ha illuminato i giovani con il suo messaggio di coraggio e legalità nel corso di  un incontro che si è tenuto questa mattina all’Itas- Itc di Rossano. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di ascoltare e confrontarsi su questi temi vitali, aprendo la strada a una profonda riflessione sulla società e il loro futuro.

I cambiamenti a Caivano

Padre Maurizio Patriciello, a margine dell’evento, ha espresso la sua visione sulla situazione di Caivano senza voler entrare nel merito di giudizi politici, evidenziando piuttosto il suo ruolo di testimone degli sviluppi avvenuti nel centro campano. Ha chiarito che non intende esprimere un giudizio sul governo Meloni, per evitare di creare tensioni con persone che possono avere opinioni politiche diverse, ma ha voluto sottolineare quanto accaduto durante la visita del Governo nella sua comunità. Ha dichiarato che il governo Meloni ha mantenuto gli impegni presi durante la sua visita a Caivano, portando avanti diverse iniziative che stanno contribuendo al miglioramento della situazione nella zona. Ha testimoniato personalmente il cambiamento positivo, evidenziando il recupero di un centro sportivo che era in stato di abbandono e degrado.

Patriciello ha anche fatto riferimento alla sua partecipazione alla commissione per le periferie, insieme al sacerdote Antonio Coluccia, noto per il suo impegno contro la mafia romana. Questa commissione mira a estendere gli sforzi di rigenerazione urbana anche ad altre aree periferiche, seguendo il modello di intervento adottato a Caivano. Ha ribadito che le trasformazioni positive che stanno avvenendo a Caivano sono evidenti a tutti, indipendentemente dalle posizioni politiche. Ha ringraziato per l'attenzione e ha invitato chiunque abbia delle resistenze a guardare oltre le divergenze politiche, per apprezzare ciò che di buono sta accadendo nella sua comunità. Il messaggio forte che questa mattina ha trasmesso agli studenti è stato quello di essere se stessi, di affermare la propria libertà e dignità senza permettere a nessuno di sopraffarli. «Costi quel che costi, è importante mantenere la propria integrità e il proprio coraggio di fronte alle sfide della vita. Come credente, trovo la forza nella mia fede in Gesù, che mi ha reso libero e determinato a non lasciarmi schiacciare da nessuno.

«La paura non deve paralizzare»

«Tuttavia, comprendo che non tutti condividono la mia fede, e per questo è essenziale che ognuno trovi il proprio coraggio dentro di sé, nelle proprie aspirazioni e ideali. È fondamentale avere chiarezza di intenti e una visione chiara di ciò che si vuole dalla vita, sapendo che non ci sono seconde occasioni e che dobbiamo vivere pienamente ogni momento». Per il prelato «la paura può essere un alleato se ci rende più prudenti, ma non dobbiamo permettere che ci paralizzi o ci limiti. Siamo tutti esposti ai pericoli della vita, ma è importante non lasciare che la paura ci impedisca di vivere appieno. È vero che le nostre parole e azioni potrebbero non piacere a tutti e potrebbero suscitare ostilità, ma non dovremmo mai permettere a queste minacce di intimidirci o fermarci. Anche se ci sono persone che cercano di metterci paura, come nel caso degli atti intimidatori rivolti alla parrocchia, è essenziale non farsi fermare nel perseguire ciò in cui crediamo. Alla fine, queste minacce si dimostreranno inefficaci e inefficaci di fronte alla nostra determinazione e alla nostra volontà di vivere pienamente e senza compromessi». Parole forti all'indirizzo degli studenti: «Amate la libertà, non fatevi mettere i piedi in testa da nessuno». 

Il dirigente scolastico Annamaria Di Cianni ha sottolineato il ruolo importante  che la scuola può giocare in questa direzione, evidenziando l'importanza delle iniziative volte a promuovere la legalità e a far sì che questo concetto non resti solo una vuota retorica. Ha inoltre messo in evidenza l'importanza di coinvolgere gli studenti in questo percorso educativo, in modo da lasciare un segno tangibile nella loro formazione. L'iniziativa ha dato particolare centralità a Padre Maurizio Patriciello come esempio vivente di legalità. Il suo impegno concreto nel contrastare la criminalità organizzata e nel promuovere valori etici e morali ha reso la sua presenza un punto focale dell'evento. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di interagire direttamente con Padre Maurizio, diventando protagonisti di un percorso di sensibilizzazione e approfondimento sulla legalità. Questo approccio interattivo ha contribuito a rendere l'iniziativa ancora più significativa, permettendo agli studenti di comprendere appieno l'importanza di fare scelte etiche e responsabili nella propria vita quotidiana.