VIDEO | San Nicola dell’Alto è un piccolo borgo del Crotonese che si caratterizza per la bellezza paesaggistica e la forza dei suoi abitanti: «Siamo orgogliosi di ciò che siamo e non vogliamo che tutto vada perduto»
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San Nicola dell’Alto “Shën Kolli” si dimostra baluardo per il futuro della cultura arbëreshë. Ad affascinare non è soltanto il paesaggio, la gastronomia, il panorama artistico, culturale e monumentale ma la stessa comunità. Ci sono persone come Raffaella Caputo, presidente della cooperativa Natë e Ditë che hanno scelto di rimanere in Calabria valorizzando il proprio paese, le proprie origini e dando speranza alla comunità.
«Bisogna sfruttare le potenzialità del borgo creando nuove realtà lavorative che impieghino le nostre risorse. Bisogna sostenersi aiutando in particolar modo le persone bisognose. Siamo orgogliosi di ciò che siamo e non vogliamo che tutto vada perduto», afferma Raffaella.
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A tale scopo è nata questa cooperativa di donne, precisamente un gruppo di otto donne e un uomo. Si evince il valore della donna radicato nel passato, nel presente e nel futuro. Così come la donna dirigeva e architettava la gijtonia, forma d'identità sociale e sottogoverno locale, oggi queste donne sono al timone per ottenere migliori aspettative future. Era il “luogo dei cinque sensi” dove alla base dei rapporti umani coesistevano valori di ospitalità e solidarietà tra le famiglie, senza distinzione di ceto sociale. Il modus operandi della cooperativa Natë e Ditë dimostra quanto il presente ponga le sue radici nel passato. Vivono in un paese di cinquecento abitanti per lo più anziani e ogni giorno l’impegno è volto in diversi ambiti a chi si trova in difficoltà. È un esempio il sostegno fornito agli anziani tramite progetti, bandi e varie iniziative. Fratellanza, convivialità e determinazione sono quindi le tre parole d’ordine per entrare nel cuore di questo gruppo. Esso svolge un ruolo importante nel creare profitto occupandosi di catering e attività promozionali volte a mostrare le bellezze di San Nicola dell’Alto, caratterizzato da un contesto paesaggistico degno di nota.
Inoltre la cooperativa si occupa di una casa museo donata da una donna del paese e messa a disposizione dopo la sua morte. Si tratta di un vero e proprio patrimonio culturale che documenta la cultura artigiana, contadina e pastorale della comunità arbëreshë.