Sono circa duemila i sordi residenti in Calabria ed anche per loro le nuove politiche inclusive aprono orizzonti inaccessibili fino a poco tempo fa.

Grazie ad un protocollo attuato anche nella nostra regione i non udenti potranno utilizzare facilmente in caso di bisogno il 112 registrando preventivamente il proprio numero di cellulare. Il centralino nazionale intercetterà la richiesta smistando la Polizia, Carabinieri o Vigili del Fuoco. Alla Cittadella regionale di Catanzaro, seminario divulgativo organizzato da Ens, l'Ente nazionale Sordi.

App e numero d'emergenza

«Abbiamo lavorato per diverso tempo con il ministero dell'Interno per garantire l'accessibilità alle persone sorde ed è disponibile oggi questo servizio - ha detto tramite interprete al nostro Network LaC la consigliera nazionale Ens (Ente Nazionale Sordi) Annalisa Di Gioia -. Le persone sorde possono accedere al servizio attraverso una app per cui si possono mettere in contatto direttamente con il 112. Sicuramente c'è tanto ancora da fare. Il nostro lavoro a livello nazionale è divulgare l'esistenza di questo servizio in tutte le regioni». 

Il funzionamento

Semplice nella sua concezione il funzionamento del processo inclusivo. «C'è un'unica sede operativa e si trova a Saluzzo, in Piemonte (Cuneo). Da lì - afferma in lingua dei segni Serafino Timeo, tecnico esperto Ens - gestiscono tutte le chiamate a livello nazionale. Per cui se il sordo è registrato al portale 112 in caso di chiamata di emergenza i suoi dati sono stati già registrati prima per cui gli operatori provvedono allo smistamento a seconda della tipologia di emergenza». 

Regione pilota

La Calabria è fra le prime regioni ad attuare il protocollo d'intesa del 2021. «Siamo molto felici di questo risultato - aggiunge a gesti Antonio Mirijello dinamicissimo presidente Ens Calabria -, l'ho voluto fortemente che partissimo proprio qui dalla nostra regione. Le persone sorde riconosciute arrivano circa a 2000 di cui 1600 sono nostri soci. Ovviamente però le nostre iniziative sono dirette a tutti i non udenti che ci sono qui in Calabria».