Nella suite aeroportuale di Lamezia Terme, nel corso dell’ultima puntata di Zigo Zago Simona Tripodi e Italo Palermo hanno dato voce a Carlo Laganà, responsabile del Banco Alimentare e a Loredana Grillo, una delle volontarie più attive del servizio. (Qui è possibile rivedere l’intera puntata).

Con l’arrivo del Natale, tra luci e panettoni, ci sono anche coloro i quali le feste le vivono in solitudine o anche in condizioni di disagio economico. A Catanzaro, il Banco Alimentare è il baluardo contro lo spreco e la povertà, e il suo impegno tocca più di 6mila famiglie. Tra storie di generosità e volontariato, la battaglia contro la miseria è quotidiana e inizia dalle piccole cose. Ma per chi riceve, ogni gesto di solidarietà è un grande regalo.
In un angolo della Calabria, il Banco Alimentare è una delle forze che combatte l’indifferenza e lo spreco, regalando un futuro a chi non ha nemmeno il pasto quotidiano. Carlo Laganà, responsabile del Banco Alimentare per la provincia di Catanzaro, ci racconta la realtà di un’opera che da trent’anni dona speranza, ma che, troppo spesso, resta invisibile agli occhi di molti.

Fondato negli anni '90 da un'intuizione di Cavalier Fossati e Monsignor Giussani, il Banco Alimentare nasce con un obiettivo semplice ma rivoluzionario: eliminare lo spreco alimentare e ridistribuire il cibo buono che, per motivi puramente estetici, non viene commercializzato. Da allora, questa missione è cresciuta fino a coprire tutta Italia, attraverso una rete di volontari che ogni giorno combattono contro la miseria e l’indifferenza. Carlo Laganà ci spiega come funziona il Banco Alimentare a Catanzaro: «In Calabria molte delle risorse provengono dalla Comunità Europea, ma anche da piccole donazioni di frutta e alimenti freschi da aziende locali». Un altro strumento fondamentale per sostenere chi è in difficoltà è la colletta alimentare, che ogni anno coinvolge migliaia di volontari. «Quest’anno, ad esempio, la colletta alimentare ha visto la partecipazione di 650 volontari e ha raccolto ben 18.000 chili di cibo», racconta con orgoglio. I beni raccolti vengono poi distribuiti a 100 associazioni che, a loro volta, raggiungono oltre 16.000 persone.
Ma c’è un lato meno noto di questa realtà: chi può rivolgersi al Banco Alimentare? La risposta è chiara: nessuno si deve vergognare di chiedere aiuto. Sebbene le persone bisognose si rivolgano generalmente alle associazioni di supporto, «se qualcuno si trova in difficoltà, può contattarci direttamente e noi lo metteremo in contatto con l'associazione di zona», spiega Carlo. Un esempio di solidarietà che non ha confini.

Accanto a Carlo, Loredana Grillo, una delle volontarie più attive, racconta la sua esperienza di aiuto. «Il volontariato è una parte di me, è scritto nel mio Dna», afferma con una passione che emerge dalle sue parole. Loredana è nel Banco Alimentare da quattro anni, e racconta di come la sua missione non si limiti solo alla distribuzione dei pasti, ma anche al dialogo con chi ha bisogno, abbattendo la barriera della diffidenza che spesso accompagna chi chiede aiuto.«Le persone che aiutiamo ci regalano un sorriso, una gratitudine che ti dà la forza di fare sempre di più», dice Loredana, mentre riflette su come la generosità di chi dona sia un gesto che va oltre l’alimentazione. «Donare del cibo è un atto che nutre l'anima», aggiunge. Nel periodo natalizio, quando molti si preparano a festeggiare in abbondanza, il messaggio è chiaro: «Nella nostra abbondanza, c'è sempre qualcuno che vive una mancanza». Eppure, con piccole azioni, come aggiungere una busta di cibo durante le festività, si può fare la differenza. È un piccolo gesto che si moltiplica attraverso la solidarietà di una rete di volontari, associazioni e cittadini.
Le persone sono invitate a contribuire non solo durante le raccolte speciali, ma ogni giorno dell’anno. La realtà del Banco Alimentare è viva e concreta, ed è un punto di riferimento per chi vuole fare del bene, senza paura di dove finirà il proprio aiuto. «Ogni pasta che doni sai dove va, e a chi aiuta», conclude Carlo Laganà, sottolineando come la fiducia sia un pilastro fondamentale del loro operato.
Quest’anno, più che mai, il Banco Alimentare di Catanzaro invita tutti a "regalarsi un Natale senza sprechi". E lo fa con l’esempio di chi, ogni giorno, lavora per far sì che il Natale non sia solo una festa per pochi, ma una speranza per tutti, per un Natale condiviso.