È un piccolo miracolo calabrese: un borgo bellissimo, l’unico con due antichi castelli, che però stava morendo nell’inedia dello spopolamento graduale e inarrestabile, e che ora invece rivive. È quanto sta accadendo a Cleto, appena 1.200 abitanti, primo centro cosentino a sud, a due passi da Falerna, sul confine con la provincia catanzarese. Un piccolo miracolo del turismo delle radici, quello che richiama nella nostra regione chi ha origini calabresi ma non solo. Una di quelle cose di cui si parla tanto ma che raramente vengono tradotte in benefici concreti per i territori e le comunità che li popolano. Sta succedendo, invece, a Cleto, dove in appena tre mesi molte case abbandonate sono state riaperte, nuovi esercizi commerciali hanno avviato l’attività e i B&B ora spuntano come funghi.

Di questo si è parlato oggi a Dentro la Notizia, nella puntata condotta da Enrico De Girolamo e dedicata al progetto Italia nel mondo, un’iniziativa che vede in prima fila il Comune di Cleto e il giovane sindaco Armando Bossio. A tirare le fila del progetto è Michele Di Stefano, imprenditore che va orgoglioso dell’unicità della sua iniziativa. Il meccanismo è molto semplice a dirsi, ma per realizzarlo occorrono condizioni di contesto favorevoli, a cominciare da una comunità locale ben disposta nei confronti dei “forestieri” che ormai a Cleto spuntano da tutte le parti e animano il centro storico. «Grazie ai nostri contatti con le associazioni di italiani all’estero – ha spiegato Di Stefano -, individuiamo persone di chiara origine italiana che possano essere interessate a fare un viaggio alla riscoperta delle loro radici. Poi inviamo loro una proposta. Il successo è stato immediato e travolgente, in 3 mesi già 120 persone hanno deciso di venire in Calabria per un viaggio che dura circa 30 giorni a un prezzo molto contenuto».

La cosa sorprendente è che molti non se ne vogliono più andare. Come hanno confermato alcuni di questi turisti nelle interviste realizzate a Cleto da Rossella Galati, collegata con lo studio di LaC Tv. È il caso di Lautaro, un sorridente ragazzo di Buenos Aires, che è qui ormai da 4 mesi e ha trovato anche lavoro in un bar. Quasi commovente il suo entusiasmo e la sua felicità per un’esperienza iniziata come un bel viaggio in Italia e che ora si sta trasformando in una nuova vita. Ma non è l’unico. «Ci sono bambini in viaggio con le loro famiglie che hanno cominciato a frequentare le nostre scuole – racconta il sindaco Bossio, anche lui presente in studio -, persone che hanno legato in maniera fortissima con i nostri concittadini. Ovunque nel borgo è un brulicare di nuove attività ma anche di nuovi legami personali. Quello che sta accadendo a Cleto è per certi versi incredibile. L’altro giorno per la prima volta ho visto fumare il comignolo di una casa che da sempre ricordavo abbandonata, è stata una gioia immensa».

Poi ci sono i miracoli veri, come quello che ha riguardato una ragazza argentina di Rosario affetta da una rarissima sindrome neurologica, giunta tempo fa a Cleto con i suoi genitori e, durante la permanenza in Calabria, letteralmente rinata proprio grazie alla dimensione umana del borgo nel quale si è ritrovata dopo aver lasciato la sua città da oltre un milione di abitanti. Belle storie di una Calabria che finalmente scopre se stessa e non spreca le sue enormi potenzialità.

Puoi rivedere la puntata su LaC Play