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«Portiamo al Camposanto la fede nella vita». Così il vescovo della diocesi di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva nel messaggio rivolto ai fedeli in occasione del 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti. «Sono certo – scrive il presule - che in questo 2 novembre saremo in tanti a varcare la soglia dei Camposanti. Lo faremo nel segno della vita che ci appartiene. Lo faremo con la preghiera e la richiesta di perdono per quanti hanno scelto la via della prepotenza e dell’odio, per quanti sono morti senza alcun segno di pentimento. Andremo in tanti: una folla di persone, che non smette di essere una comunità unita nello stesso orizzonte di vita e di morte. A tutti dico: non perdiamo la speranza di fronte alla morte. Solo così vivremo i nostri giorni nella pace. La fede cristiana ci offre un orizzonte ultimo di speranza».
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Per Oliva è necessario vivere la visita al cimitero «Come occasione per dire grazie a quanti hanno lasciato questa terra e sono nel misterioso silenzio di Dio. Grazie, perché la loro vita ha segnato la nostra. Grazie per i gesti e le parole, per la ricchezza di un patrimonio di pensiero, di arte e di storia che ci hanno lasciato. Grazie per il loro amore che ritroviamo sparso in noi e nel nostro mondo. Grazie per le ore liete che ci hanno regalato, per il sorriso e gli sguardi di benevolenza che ci hanno donato. Grazie per il coraggio di andare avanti incontro a Colui che ci attende sull’altra sponda.