Nella sede della Pontificia accademia mariana internazionale si è svolto, a porte chiuse, l’incontro tra il presidente della PAMI Stefano Cecchin, il maestro orafo Gerardo Sacco e il professor Mauro Alvisi in qualità di direttore della Maria e la ConCuranza PAMI, per la realizzazione di una linea di gioielli dedicati alla ConCuranza. Il maestro è stato invitato a siglare una privativa per la linea dedicata al nuovo paradigma della ConCuranza, oggetto di studi da molti anni e culminato in un trattato, che è diventato un punto di riferimento per la Santa Sede e della comunità ebraica. La ConCunranza è la concura dei beni supremi del pianeta: l’ambiente, la collettività, la pace nel mondo, quella che si definisce l'economia del noi.

Nessuno si salva da solo dobbiamo tutti essere connessi recitava, nel 2015, Papa Francesco nell'Enciclica Laudato Sì, dedicandone un'ampia parte alla cura del nostro pianeta definito casa comune. Una casa comune che ha bisogno della nostra cura e delle connessioni umane: la collettività. «L’incontro di oggi vede in santa sede, l’azienda Sacco rappresentata dal grande maestro internazionale Gerardo Sacco, perché è da tempo che stiamo pensando di progettare un gioiello della ConCuranza» Spiega il prof. Mauro Alvisi «La ConCuranza si occupa di meccanismi di connessioni che sono presenti in altre specie ad esempio le api e i topi. Ricerche recenti all’università di Bath in Inghilterra hanno dimostrato che anche l’uomo ha una capacità immediatamente concurante ma la ha solo in casi di pericolo estremo. La folla rispetto ad una minaccia improvvisa si comporta come se avesse ricevuto un ordine e si attiva immediatamente».

Un incontro ricco di sorprese, subito dopo la firma, il maestro è stato insignito del titolo di Accademico Pontificio e Socio Onorario della PAMI, una carica ad honorem per la sua lunghissima carriera. Con la sigla della privativa vaticana, l'azienda Sacco chiude l'esclusiva per una commissione importantissima che avrà anche dei risvolti sociali. Una quota della linea andrà infatti a finanziare le stesse idee della ConCuranza. In base al principio del noi contrapposto all'io individualista, si è deciso che i gioielli verranno realizzati senza scopo di lucro. La sensibilità del grande orafo calabrese lo ha spinto, in virtù di quello che è la collettività ed il bene comune, a creare e donare alla PAMI un gioiello dedicato alle vittime della tragedia di Cutro dove, il 26 febbraio scorso, 94 persone hanno perso la vita.

L'idea geniale del gioiello nasce da una forte empatia «Io ho una casa al mare, vicino Cutro e ho deciso di andare sulla spiaggia a vedere i resti di questa barca, i resti di questi bambini, erano 34 bambini e vedere queste scarpette che non hanno potuto utilizzare mi ha fatto troppo male» come spiega ai nostri microfoni e continua Ho deciso di fare qualcosa perché è troppo facile dimenticare, abbiamo la memoria corta. Così ho deciso di scolpire un Cristo, quello di Cutro, in argento brunito con la Croce ricavata dai resti del Caicco. Ci sarà una raggiera in argento lucido che simboleggia la positività del mondo»

Il prototipo, svelato in anteprima alle nostre telecamere, si ispira al Cristo di Cutro e nascerà proprio sul legno del caicco naufragato. Un'opera unica: un Cristo realizzato in argento, scolpito e fuso a cera persa adagiato su una Croce ricavata dai resti dell'imbarcazione naufragata. Un modo indelebile per restituire la memoria di 94 persone – di cui oltre 30 bambini – che hanno perso la vita nella lunga navigata alla ricerca di una vita migliore. Una storia tragica in cui 94 persone hanno perso la vita, non si sono salvate. Il nostro compito è quello di salvarne almeno la memoria.