Il giovane tenore crotonese Oreste Cosimo è tornato nella sua Crotone, dove mancava da un po’ di tempo, reduce da numerosi successi internazionali. Il giovane talento ha così inteso dedicare il recital “Open Gran Galà” alla sua città natale: «felice di essere tornato tra la mia gente!» Il concerto di Oreste Cosimo è stato organizzato dall'associazione Compagnia dello Ionio con la direzione artistica di Claudio Borrelli. Ed ha voluto essere un vero e proprio viaggio nel tempo e nel mondo della grande musica. Prova ampiamente superata dal giovane tenore, che si è così confermato un grande talento.

Ripercorrendo la sua carriera artistica sappiamo che è da Crotone che Oreste Cosimo ha spiccato il volo. È da qui che ha mosso i primi passi per poi conquistare l’opera internazionale «Mi sono appassionato all’opera lirica proprio nella città di Crotone. E il tutto è nato così: i miei genitori frequentano la chiesa evangelica, ovviamente la frequentavo anche io, e c’era il pastore della chiesa che guidava i canti con quel suo modo di cantare classico operistico. Io ho provato ad imitarlo e mi sono accorto di avere una certa facilità nel cantare questo genere musicale. I miei genitori, avendo vista questa mia predisposizione, mi hanno regalato alcuni cd di opera, il primo è stato quello di Josep Maria Carreras. C’è ancora chi ascoltandomi dice che la mia voce somiglia a quella di Carreras. Poi ho iniziato a studiare pianoforte, ho fatto canto con vari maestri di Crotone che mi hanno indirizzato verso la buona strada. Inizialmente si pensava che fossi baritono. Sono stato anche al Conservatorio di Vibo Valentia. Devo dire che ho sempre ricevuto un grande sostegno da parte dei docenti del mio Liceo Scientifico di Crotone, dai miei professori che mi hanno sostenuto e aiutato ad avere i permessi per frequentare il conservatorio».

E finalmente il ritorno a Crotone con “Opera Gran Galà” il recital che ha visto grande protagonista Cosimo, affiancato dalla compagna soprano Amélie Hois. Una gran bella serata. «Sì, una serata molto particolare, perché non solo abbiamo fatto i grandi classici, quelli che piacciono tanto e strappano molti applausi, ma è stato anche un concerto quasi educativo, soprattutto per le persone che non sono nel mondo dell’opera. Per cui abbiamo deciso di fare dei brani in ordine cronologico rispetto all’anno di composizione. Così abbiamo percorso il mondo della musica, partendo dal Barocco, quindi il Monteverdi, il classicismo, Mozart, per arrivare al Belcanto e per finire al Verismo con la canzone napoletana».

Per Oreste Cosimo è stato un periodo molto impegnativo: reduce dal ruolo di protagonista alla Deutsche Opera di Berlino, uno dei più autorevoli teatri d’Europa, e dall’affermazione sempre più consolidata su palcoscenici importanti come quello del Teatro alla Scala di Milano - dove, tra l’altro, si è formato -, del Teatro Filarmonico di Verona e del Festival Puccini in Toscana. Grandi soddisfazioni per il giovane tenore calabrese. 

«Mi sono diplomato al Conservatorio di Parma, poi ho frequentato l’Accademia del Teatro La Scala, qui ho incontrato la mia agenzia Melos Opera, tra le più apprezzate al mondo, e sono stato molto fortunato ad avere loro come agenti. Ho avuto la grande fortuna di iniziare la mia carriera cantando delle piccole parti alla Scala, anche se questo non significa cantare le parti principali. Poi ho cominciato a cantare in diversi teatri in Italia: a Verona, Brescia, Cremona, Ferrara, Lucca, Bergamo, Firenze. Quindi ho cominciato a cantare in tante città d’Europa. Ho cantato anche in Israele, per poi arrivare al debutto a Berlino dove sono stato nuovamente invitato per la stagione successiva». 

C’è un grande futuro per Oreste. Ma intanto c’è un importantissimo presente: «Vero, più che un futuro c’è qualcosa di più imminente… c’è il mio matrimonio a fine agosto! Ma poi si riparte. Subito dopo avremo un concerto in Austria per promuovere il nostro CD che uscirà ad ottobre, e avrà il titolo: l’Italia incontra l’Austria. Dopo di questo sarò ad un concerto di gala a Montpellier in Francia, poi torno in Austria, quindi in Israele per la Boheme diretta dal maestro Oren, uno dei più grandi direttori d’orchestra al mondo, poi a Praga e di nuovo a Berlino». E oltre tutta questa intensa attività, c’è anche altro. Nei ritagli di tempo riceve allievi da tutto il mondo per fare lezione. Perfino dalla Cina. Attualmente sono un centinaio di allievi che hanno chiesto di essere seguiti da Oreste Cosimo. Evidente segno di quanto sia stimato e apprezzato il giovane tenore calabrese.